La Corte di Giustizia Europea ha infatti emesso la sentenza sul "caso Superlega", dando ragione ai promotori dell'ipotetico nuovo torneo calcistico europeo. Per la Corte, infatti, UEFA e FIFA stanno esercitando attività di monopolio, sostenendo che esiste un abuso di potere dominante da parte dei due massimi organismi del calcio continentale e mondale. Resta da capire come potrà cambiare il calcio in Europa in base alla sentenza, e se, quindi, la Superlega, torneo promosso da Real Madrid, Barcellona e Juventus (poi tiratasi indietro dopo l'addio alla presidenza di Andrea Agnelli), diverrà realtà. 

Superlega, ecco la sentenza 

Ecco di seguito il testo integrale della sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso Superlega:

"Le regole FIFA e UEFA subordinano alla loro previa approvazione qualsiasi nuovo progetto calcistico interclub, come ad esempio la Super League e il divieto ai club e ai giocatori di giocare in quelle competizioni sono illegali. Non c'è quadro normativo FIFA e UEFA che garantisca che siano trasparenti, oggettive, non discriminatorie e proporzionate. Allo stesso modo, le norme che conferiscono alla FIFA e alla UEFA il controllo esclusivo sullo sfruttamento commerciale dei diritti connessi a tali concorsi sono tali da restringere la concorrenza, data la loro importanza per i media, i consumatori e telespettatori nell’Unione europea.

La Corte rileva che l'organizzazione di competizioni calcistiche interclub e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche. Devono quindi rispettare le regole della concorrenza e rispettare le libertà di movimento, anche se l'esercizio economico dello sport presenta alcune specificità caratteristiche, quali l'esistenza di associazioni dotate di determinati poteri di regolamentazione e controllo e il potere di farlo imporre sanzioni. La Corte rileva inoltre che, parallelamente a tali competenze, anche la FIFA e l'UEFA organizzano competizioni calcistiche.

Superlega: “FIFA e la UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante"

FIFA

La Corte ritiene poi che, qualora un'impresa in posizione dominante abbia il potere di determinare le condizioni alle quali le imprese potenzialmente concorrenti possono accedere al mercato, tale potere deve, date le rischio di conflitto di interessi che ne deriva, essere sottoposto a criteri idonei ad assicurarne la sussistenza siano trasparenti, oggettivi, non discriminatori e proporzionati. Tuttavia, i poteri della FIFA e della UEFA lo sono non soggetto a tali criteri. La FIFA e la UEFA stanno quindi abusando di una posizione dominante. Inoltre, data la loro natura arbitraria, le loro norme in materia di approvazione, controllo e sanzioni devono essere ritenute valide restrizioni ingiustificate alla libera prestazione dei servizi".

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