Edmundo e il retroscena sul campione dell’Inter: “Stava male, mi dissero che sarebbe morto in campo”
L’ex Fiorentina e Napoli ha rivelato dei particolari terrorizzanti a riguardo di un grande campione ex Inter
Intervenuto al podcast Inteligencia, l’ex attaccante di Fiorentina e Napoli, Edmundo, ha rivelato i particolari terrorizzanti del pre gara della finale dei Mondiali di Francia 1998, riguardanti il suo compagno di squadra in Nazionale: Ronaldo. Il Fenomeno non avrebbe dovuto giocare la finale contro i francesi, ma all’ultimo secondo il CT Zagallo decise di impiegarlo nonostante le sue precarie condizioni fisiche. Ecco la testimonianza di Edmundo:
“Stavo uscendo dalle stanze da letto con Doriva e ho visto Ronaldo mentre aveva le convulsioni. Sono salito ad avvisare tutti, con César Sampaio gli tenevamo la lingua mentre gli occhi gli facevano avanti e indietro. Tutti sapevamo che aveva avuto le convulsioni, tranne lui. È arrivato alle abitazioni, si è seduto e ha cominciato a mangiarsi una torta. Tutti quanti lo guardavamo nervosissimi, poi è salito per fare una telefonata e Leonardo disse 'dobbiamo parlare con lui, così morirà in campo'".
COLPO DI SCENA - “Era strano, un po' sulle nuvole. Zagallo disse che Ronaldo non avrebbe giocato e che sarei stato io il calciatore decisivo. E tutti mi hanno fatto forza, era un gruppo sensazionale. Arriviamo allo stadio due ore prima della partita, tutti avevamo i nostri rituali e Zagallo ci stava motivando. Arrivano le formazioni e il titolare sono io. Poi arriva Ronaldo, accompagnato da uno dei medici. Eravamo contenti che stesse bene. Si riunisce con Zagallo, lo staff e i medici per 5 o 10 minuti. Quando escono, il CT mi dice che avrebbe giocato Ronaldo, quindi potevo prendermela con calma. Ma era una decisione medica, non tecnica, lui era il migliore al mondo e aveva appena vinto il Pallone d'Oro"