Sarri: "Voglio tornare in campo, ecco dove mi piacerebbe allenare"
Dopo le sue dimissioni da tecnico della Lazio, il tecnico è tornato a parlare di sé e del suo futuro durante un'intervista per la Gazzetta dello Sport
Dopo le sue dimissioni nel mese di aprile dall'incarico di allenatore della Lazio, Maurizio Sarri è tornato finalmente a parlare di sé. Dopo un'estate intera incentrata sulle speculazioni sul suo futuro che parlavano anche del suo possibile addio al calcio, l'ex-tecnico biancoceleste è stato intervista dalla Gazzetta dello Sport.
In occasione di questa intervista, Maurizio Sarri ha parlato di numerose tematiche, esprimendo il suo pensiero in merito alle offerte che gli erano arrivati da vari Club italiani e non solo, nonché di chiarire quelli che sono i suoi intenti nel futuro immediato.
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La voglia di tornare sul campo
C'è poco da fare, Maurizio Sarri è un uomo di calcio come pochi. Pur avendo una personalità scontrosa e spesso polemica nei confronti di un sistema a suo dire tutt'altro che salutare, un tecnico di questo calibro non riesce proprio a sottrarsi all'idea di poter tornare ad allenare un giorno una squadra di calcio:
Con l'inizio della nuova stagione, mi è salita forte la voglia di esserci dentro, di tornare in campo. Spero prima di gennaio. Dipenderà dalle offerte che riceverò, dalle motivazioni. Dalla telefonata che mi trasmetterà più adrenalina.
I sogni nel cassetto per Sarri
La voglia di Sarri di misurarsi ancora nel calcio che conta è così tanta da aver escluso la possibilità che questa possa essere la sua ultima chance. Lo conferma il fatto che per lui la sua età non sia un'ostacolo insormontabile, e coltiva inoltre un sogno nel cassetto, difficilmente realizzabile ma suggestivo allo stesso tempo:
Non mi vedo all'ultimo ballo. Ho ancora voglia di allenare e penso di essere nelle condizioni di poter dare qualcosa. È vero che in questo momento vanno di moda i giovani, ma lo scorso anno le tre coppe europee sono state vinte da tecnici della mia età: Ancelotti in Champions, Gasperini in Europa League e Mendilibar in Conference. Idem De la Fuente, c.t. della Spagna campione d'Europa. Il Boca Juniors sarebbe un sogno finale, folle, non so se realizzabile. Qualche partita alla Bombonera sarebbe una esperienza unica".
Il pensiero ricorrente alla città di Napoli
Da grande romantico qual è sempre stato, c'è una parentesi nostalgica nel cuore di Sarri, il cui pensiero va al Napoli oggi allenato da Antonio Conte. Per lui, il tecnico leccese è perfetto per rilanciare i partenopei e addirittura per aprire un ciclo significativo.
Per Sarri, tutto passerà per i rapporti con Aurelio De Laurentiis, presidente per il quale nutre una grandissima stima professionale:
Sono ammirato da Conte. Antonio, oltre ad essere un grandissimo allenatore, ha questa capacità di far investire i suoi club. Il Napoli ha costruito una squadra forte e Antonio realizzerà un ciclo importante. Non so se vincerà subito, ma la storia di Conte è quella. Aurelio (De Laurentiis, ndr) è impulsivo caratterialmente, ma sotto la sua gestione il Napoli è cresciuto e gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra del cuore. I suoi silenzi stupiscono, ma spero sia l’inizio di qualcosa di positivo.