Antognoni, attacco durissimo a Sconcerti: "Mentre lui si sciacquava le p***e, io c'ero per la Fiorentina"
La bandiera viola ha risposto duramente alle accuse del giornalista: "Fa il fenomeno, poi viene a fare la morale"
Volano parole durissime tra Giancarlo Antognoni, ex bandiera della Fiorentina e attuale dirigente viola, e il noto giornalista Mario Sconcerti. Antognoni in questo momento deve decidere se continuare nel suo ruolo dirigenziale a Firenze, accettando la proposta del club, oppure se dire addio: Sconcerti, ieri, lo ha attaccato per il suo silenzio di questi giorni. Ecco le parole del famoso giornalista:
Antognoni parli, ci spieghi lo sdegno e la situazione. Perché si fa trattare così? Ha 67 anni, perché non dice cosa succede? Sembra che si faccia del male, lasciamo che sia lui a difendere se stesso e non i media o terze persone. Se vogliamo che continui ad avere un ruolo nella Fiorentina non chiediamo agli altri di inserirlo o di dire quale deve fare. Giancarlo ha una trattativa privata con la società: se deve fare una cosa la faccia ma sia libero, senza la spinta di chi può giudicare scandalosa l'una o l'altra cosa. Se deve stare nella Fiorentina deve fare ciò che gli viene chiesto, altrimenti spieghi perché se ne va, senza far parlare la stampa.
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Antognoni risponde a Sconcerti: “Il nuovo stadio lo intestino a lui, è più vicino alla morte di me”
Il dirigente della Fiorentina Giancarlo Antognoni ha risposto per le rime, usando toni piuttosto accesi ai microfoni di Radio Bruno:
Volevo rispondere a Sconcerti, anche se non ne varrebbe la pena. Voglio far capire al 'fenomeno' che negli ultimi cinque anni e mezzo ho lavorato come club manager, ogni giorno presente tra allenamenti, partite e ritiri. Rappresentavo la società. Commisso mi ha confermato lo stesso contratto dandomi in più la mansione di technical manager. Voglio far capire al signor Mario Sconcerti che non sono solo una bandiera, lavoro anche. Sono una bandiera in movimento, non ferma. E voglio anche dirgli che mentre lui si sciacquava le p***e, sempre che le abbia ancora, io ero presente per la Fiorentina. Lo stadio lo intestino a lui, io sono ancora attivo. Gli stadi di solito li intitolano ai morti, lui è più vicino di me. L'invidia è una brutta bestia. Con Sconcerti ho già avuto uno scontro 20 anni fa, quando mi dimisi. Nel fallimento ha chiesto pure gli stipendi, cosa grave. Poi viene a fare la morale a me sui soldi...