Ravezzani: "Inter piena di debiti, situazione Zhang insostenibile. Anche il Milan..."
In un editoriale sul canale Youtube di QSVS, il giornalista sportivo Fabio Ravezzani ha parlato del momento delle due milanesi
Fabio Ravezzani è sempre stato molto critico nei confronti della gestione societaria di Inter e Milan. Dopo l'eliminazione dei rossoneri dai quarti di finale di Coppa Italia, il direttore di Telelombardia ci è andato giù pesante in un video editoriale sul canale Youtube di QSVS.
"Nell'ultima operazione di mercato del Milan si intravede molto quella che è la strategia della società. Conta prima il bilancio e poi vincere. Cardinale continua a ripetere che vuole vincere ma abbiamo capito che l'attenzione al bilancio non è dovuta solo alla sana gestione ma anche per fare business. Questo lo continuerò a ripetere fino alla noia".
Ravezzani sulla situazione economica deficitaria dell'Inter
Già nello scorso settembre, il noto giornalista sportivo aveva allarmato i tifosi nerazzurri sulle casse disastrate della squadra: “Il vero problema dell’Inter è che malgrado incassi record e finale di Champions chiude il bilancio a -85 mln. Dunque o Zhang capitalizza il prestigio attuale e vende bene, oppure non può pensare di andare avanti così con prestiti a tassi vertiginosi coperti da altri prestiti”.
Il direttore di Telelombardia ha poi rincarato la dose nell'editoriale su Youtube: "I dirimpettai dell'Inter sono pieni di debiti e Steven Zhang sarà costretto a vendere. Se proprio dovesse decidere di non vendere, sarebbe costretto a ricorrere ad ulteriori indebitamenti. Una situazione insostenibile perché non si può pensare di gestire un club rimanendo a galla così. Non può fare ulteriori debiti o perdere 100 milioni euro ogni anno".
La critica di Ravezzani a Cardinale
Chiusura di Ravezzani sulla proprietà del Milan: "Allo stesso tempo dico che è pericolosa anche la strategia del Milan che decide di non investire al momento giusto sperando di andare avanti lo stesso con le vittorie. Il punto di riferimento non è essere più forti ma non spendere troppo per non gravare sul bilancio".