Atalanta, il principe De Ketelaere sta diventando re a Bergamo: gli ottavi non sono un miraggio
Partita incredibile da parte del belga e di Retegui che continuano a far volare la Dea. Gli ottavi non sono utopia
C'era una volta un principe di Belgio, Charles De Ketelaere, che una volta sbarcato a Milano, direzione San Siro sembrava avesse perso tutto il talento e tutti i suoi titoli. Come spesso accade però Gasperini, tecnico dell'Atalanta ha visto in lui delle qualità uniche, tanto da essere convinto che proprio con lui si sarebbe potuto rilanciare.
E così è stato, oggi il principe è diventato re: decide e incide, inventa, crea e delizia. Come nella serata di ieri quando nel 6-1 di Berna segna 2 gol e fornisce 3 assist, dando l'impressione di rallentare anche per non sprecare troppe energie. Il belga e Retegui, altra doppietta per l'ex Genoa, stanno trascinando i nerazzurri: gli ottavi non sono più un miraggio.
De Ketelaere-Retegui: l'Atalanta vola
Lo chef Gasperini sembra aver trovato ancora una volta la ricetta giusta per il suo ristorante stellato: De Ketelaere-Retegui-Lookman, che ieri ha riposato, tanto per far capire la forza di questa squadra, ormai tra le big in Italia e non solo. La vittoria dell'Europa League sembra aver fornito delle certezze in più all'Atalanta, che abbinando un ottimo mercato, alla sapiente guida di Gasperini sta mostrando tutta la sua forza.
Ventotto punti e secondo posto in campionato, 11 punti e quarto posto (con una gara in più) in Champions League.
Gli ottavi diretti sono davvero possibili
Stato di forma e risultati mi spingono a pensare che gli ottavi dalla porta principale non sembrano utopia. In quest'ottica saranno decisive le due sfide di cartello contro Real Madrid e Barcellona, ma per questa Atalanta nulla è impossibile, ormai lo abbiamo imparato.
Entrare nelle prime otto darebbe ulteriore carica per il prosieguo di stagione, in cui la Dea di De Ketelaere e Retegui sarà impegnata su tre fronti e vorrà dare il massimo come sempre. I prossimi impegni in campionato anche saranno molto delicati (contro Roma e Milan), ma Gasp e soci non vogliono precludersi niente.
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