Campioni al Max: alla Gardenissima 2019 con Alex Vinatzer
Massimo Terracina racconta i suoi incontri con i grandi campioni dello sport. In Val Gardena con Alex Vinatzer
Quale miglior luogo per incontrare Alex Vinatzer, la giovane promessa dello sci italiano, se non la Südtirol Gardenissima 2019?Il 30 marzo 680 atleti, da 15 nazioni, appassionati, amatori, sciatori esperti e meno, giornalisti, ex campioni, leggende e campioni di oggi si sono lanciati giù per la Seceda per lo slalom gigante più lungo del mondo, 1.033 metri di dislivello per 117 porte, giunto alla XXIII edizione a concludere la stagione invernale. Una grande festa condita da un sole splendente, pista straordinariamente compatta e lo scenario unico delle Dolomiti.
E fra i grandi nomi dello sci da Daniela Zini a Paoletta Magoni, da Sofia Goggia a Mattia Casse, che poi ha vinto stabilendo il record della pista, c’era anche Alex Vinatzer, la promessa 19enne dello slalom azzurro.1.89 di pura potenza che ha già inanellato un titolo mondiale juniores e una partecipazione alle Olimpiadi. Ma questo non ne fa un divo, anzi, tutt’altro.
«Tutti mi trattano come un campione fatto - ci racconta nella simpatica chiacchierata dopo la gara - ma a me interessa crescere, non mi faccio distogliere da queste parole, non mi faccio mettere pressione e so benissimo che per arrivare, e soprattutto mantenere, certi livelli si deve faticare e lavorare tanto, senza badare a tutoli o previsioni. Paga solo il lavoro duro. Null’altro».Parole pragmatiche da campione, da chi sa dove vuole arrivare.
«Adesso ho finito di studiare e mi posso dedicare a tutto tondo allo sci - prosegue Alex - e la Coppa del Mondo è davvero una “figata”: stare nel massimo circo dello sci è come essere nell’Olimpo e vedere gli “dei” dal vivo, essere a fianco a loro, imparare da loro, anche solo guardandoli».
Il suo idolo, da piccolo, era Bode Miller, con il quale però non è riuscito a gareggiare, però essere nel circo bianco con Marcel Hirscher è una grande soddisfazione.«Li ho sempre ammirati ed oggi essere in gare assieme a Hirsher, condividere il pre gare, osservarlo mentre si prepara è fonte di grande insegnamento per me - prosegue entusiasta il ragazzone di Selva di Val Gardena– invece la gara di oggi (Südtirol Gardenissima ) è un evento sociale dove si sta tutti assieme e si condivide la gioia di questa discesa. Eravamo pochi, quelli di coppa del mondo, ma il bello di socializzare, stare con tanti amici nuovi e vecchi, condividere questa manifestazione è davvero unico e divertente».
E il futuro? «Oggi puntare su più di due discipline è davvero azzardato – prosegue con i piedi per terra Alex – me la cavo in speciale, vorrei migliorare in gigante e poi vedremo se applicarsi anche nelle gare veloci, libera e superG, magari per le combinate».
Il più grande riconoscimento per Alex è stata l’inaspettata Olimpiadi di PyeongChang nel 2018, non un buon risultato in pista ma un grande trampolino per il futuro.
«La convocazione è stata inaspettata…ma mi ha fatto un grande piacere e credo di essere riuscito a dimostrare che era meritata con i risultati del 2019 – conclude Alex - Il prossimo anno non mi accontenterò dei risultati di questa stagione, vorrei riuscire ad entrare regolarmente nei “10” e centrare obiettivi, ma allenandomi tanto e migliorando tecnicamente».
E ci lascia sorridendo caracollando sugli scarponi ancora ai piedi, verso un futuro che gli auguriamo brillante e pieno di successi.
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