Ministro Abodi: "Sono d'accordo con Mancini, gli oriundi devono essere elemento di riflessione. Scudetto? Bellissimo vedere Napoli pronta..."
Il Ministro Abodi ha parlato di Mancini e della città di Napoli già vestita a festa per accogliere il terzo scudetto
Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato della linea dettata da Mancini per la Nazionale, pronta ad attingere agli oriundi per rafforzarsi. Ecco cosa ha detto durante la sua intervista a GR Parlamento.
"Anch’io la penso come lui, viva la sincerità. Le cose dobbiamo dircele. In Italia ci sono troppi commissari tecnici ma ce n’è uno di grande qualità, che sa essere abbastanza inclemente e molto duro nei confronti di sé stesso e sa quello che va fatto. Gli oriundi devono essere elemento di riflessione quello che riguarda la scuola italiana, i giovani, l’opportunità degli oriundi che sono comunque un valore di carattere sportivo e non solo, che va colto sempre con favore. Io credo ancora moltissimo nella possibilità di estrarre il talento e di valorizzare quello che c’è. Le nostre primavere sono troppo spesso insopportabilmente piene di stranieri, ma non per il fatto che ci siano stranieri, per il fatto che non ci sono italiani. Non posso immaginare che la scuola che ha fatto la storia del calcio italiano si sia improvvisamente esaurita. Ci vuole un po’ più di lungimiranza e di coraggio. Lo ius soli sportivo? Ancora non ne abbiamo parlato di questo tema, ne parleremo. È un tema che riguarda anche le politiche di governo. Sarà mia cura fare in modo che ci sia una riflessione per dare una risposta a un tema sociale che è rimasto sospeso e va affrontato a prescindere”.
Napoli, Abodi sullo scudetto in arrivo
"È bellissimo vedere che la città sia pronta celebrare il frutto del lavoro del club e della passione che è straordinaria. Mi auguro che l’entusiasmo per la vittoria nel calcio dia ulteriori motivazioni per migliorare le cose dal basso. Quando c’è qualcuno che festeggia nel calcio c’è qualcun altro che cerca già una rivincita. L’importante è che tutto avvenga in modo sano, anche dal punto di vista della gestione dell’economia dello sport".