A Marsiglia è già De Zerbi ball. Il titolo è davvero possibile?
Spesso allenatore divisivo, ma lo spettacolo nelle sue squadre non manca mai. Ecco perché la vittoria del titolo non è utopia
Intorno alla figura di Roberto De Zerbi si è scatenato spesso il dibattito fra risultatisti e giochisti, due filosofie di gioco differenti: dal pragmatismo di stampo allegriano alla teoria delle freccette del tecnico ex Brighton sul possesso palla. Un aspetto però non è opinabile: vedere le squadre dell'allenatore classe 1979 giocare è vera gioia per gli occhi: è stato cosi a Foggia, a Reggio Emilia, in Ucraina e anche con il Brighton e verosimilmente sarà così anche a Marsiglia, probabilmente l'unica squadra che puo' consentirgli di diventare un contender per il titolo, seppur sia difficile con il ben più quotato Psg. Tuttavia, partendo dalla partita di ieri, abbiamo analizzato la situazione, cercando di spiegare i motivi che ci spingono a pensare che vincere la Ligue 1 non è utopia. Andiamo ora a vederli.
Chi ben comincia… è subito gol e spettacolo alla prima
E' vero siamo in pieno calcio d'agosto, seppur comunque era la prima partita ufficiale, ma chi ben comincia è a metà dell'opera. Era difficile pronosticare un inizio migliore per il Marsiglia di De Zerbi, vittoria in trasferta contro il Brest, arrivato terzo lo scorso campionato, con un rotondo 1-5. Subito una prova convincente per gli uomini di De Zerbi che mettono in campo il calcio improntato sul possesso palla e attacco dello spazio, dogma dell'allenatore. Impatto devastante anche per Mason Greenwood che sigla una doppietta, doppia gioia anche per Luis Enrique; chiude i conti Wahi dal dischetto dando un chiaro segnale alla Ligue 1.
Mercato più che convincente: rosa nettamente rinforzata
La campagna di rafforzamento operata dal club francese è stata molto rilevante: sono arrivati giocatori di caratura internazionale e soprattutto congeniali all'idea di calcio dell'allenatore. In aggiunta a dei prospetti di assoluto livello, in primis Wahi, in gol ieri sera e in ascesa negli ultimi anni. Plausibile che con il lavoro di De Zerbi possa sbocciare definitivamente. Sono arrivati Hojbjerg (in prestito dal Tottenham), accostato a più riprese a diversi club italiani, Brassier dal Brest, Valentin Carboni in prestito dall'Inter in aggiunta al fiore all'occhiello della campagna acquisti Mason Greenwood per 26 milioni di euro e già protagonista con due gol e 1 assist e Wahi appunto, giovane stella prelevata per 25 milioni di euro dal Lens. Una squadra comunque nuova, che avrà bisogno di tempo ancora per assorbire a pieno i concetti di De Zerbi, specialmente sui movimenti della linea difensiva. Tuttavia l'apprendimento procede a spron battuto, come dichiarato dallo stesso allenatore, con i giocatori che stanno apprendendo velocemente i concetti di gioco del 4-2-3-1, in primis la costruzione dal basso. Ci sarà del lavoro da fare ancora ma uno dei dogmi del tecnico riguarda appunto la costruzione di gioco suddetta; la stessa porta gli avversari ad uscire in pressione alta e grazie alla fluidità e la velocità di manovra consente alla squadra di superare la prima pressione e trovarsi in superiorità nell'altra trequarti campo.
Le parole di De Zerbi
Qualche indizio lo avevo fornito lo stesso De Zerbi qualche giorno fa con alcune dichiarazioni riportate da La Provence in cui si diceva soddisfatto del suo Marsiglia. Ecco le parole attribuitegli: "Di tutte le squadre che ho potuto allenare, l'Olympique Marsiglia è quella che ha assimilato più velocemente i miei principi di gioco". Diversi sono quindi gli aspetti che ci fanno pensare che la vittoria finale della Ligue 1 sia si un sogno ma non un utopia. De Zerbi potrebbe essere l'uomo giusto…che sia arrivata la svolta 15 anni dopo l'ultima volta?
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