Roma, Mourinho e il Fair Play finanziario: "Con noi è stato durissimo, abbiamo..."
Il tecnico portoghese, al termine della sfida con il Bayer Leverkusen, ha trattato svariati argomenti
La Roma è in finale di Europa League, nel ritorno è riuscita a pareggiare 0 a 0 con il Bayer Leverkusen e forte dell' 1 a 0 dell'andata è riuscita a strappare il pass per l'ultimo step. I giallorossi affronteranno il Siviglia che ha superato la Juventus nell'ultimo atto delle semifinali. In conferenza stampa José Mourinho ha parlato della situazione della squadra, soprattutto degli infortuni e del riduttivo mercato che sono stati costretti a svolgere a causa delle normative del Fair Play finanziario:
"Questa finale è più di quella dello scorso anno. Se fai il paragone, trovi differenze significative. Il Campione d'Austria, la quarta della Liga, il campione d'Olanda, questa squadra che è terza-quarta da quando c'è Xabi Alonso. Poi, una squadra che ha avuto tutti questi problemi... Bove non era titolare, non è che Mourinho è un mago che ha reso Bove titolare. Bryan era difensore centrale, Wijnaldum era infortunato, doveva per forza giocare Bove. Ed è merito di Bove saper giocare a questo livello, è una cosa straordinaria. Il FFP è durissimo, un investimento di 7 milioni di euro nelle due finestre di mercato, Solbakken poteva essere utile a uscire dalla panchina e non abbiamo potuto metterlo in lista. Questa Europa League è tanta Europa League, il Siviglia ha eliminato Juventus e Manchester United, che a sua volta aveva eliminato il Barcellona. Una competizione di altissimo livello, onestamente dico che il mio Porto è stata una grandissima sorpresa, il Porto continua a essere l'ultima squadra non delle top leghe europee a vincere la Champions, da lì solo spagnole, tedesche, inglesi e italiane. Ma questa è un'impresa molto molto importante. Mi sento un bravo allenatore, però devo avere l'umiltà di dire che questi ragazzi mi hanno portato in finale, non io loro".