Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, la ct della Nazionale femminile italiana Milena Bartolini e quello della Nazionale Roberto Mancini hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione delle nuove maglie dell'Italia tenutasi a Roma, in via del Corso. Mancini ha affrontato diversi temi a partire dai prossimi impegni degli azzurri: "Chi preferirei incontrare tra Croazia, Olanda e Spagna a giugno prossimo in semifinale in Nations League? Sono tre Nazionali molto forti, una vale l'altra, per noi l'importante sarà vincere. Indosseremo la nuova maglia per la prima volta a marzo, a Napoli contro l'Inghilterra. Una partita che ormai è un classico. Non sarà semplice, ma vogliamo far bene sin da subito”.

Pochi attaccanti a disposizione per la Nazionale?
"Ci sono momenti storici, in passato mancavano difensori o centrocampisti, oggi non abbiamo grandissimi giocatori in avanti. Ma stiamo cercando di trovarli. Se ci riusciamo sarà una buona cosa. Gianluca Scamacca per esempio sta facendo una buona esperienza, la Premier è difficile. I giovani devono giocare, in Italia o all'estero. Ci sono tanti giocatori che giocano ancora nelle primavere. Secondo noi giocatori con qualità ci sono, la speranza è averli con più esperienza".

Cosa andrebbe fatto?
"Ci vuole tempo per dirlo. Stiamo andando a cercare ovunque giocatori giovani e quasi sconosciuti. Giovani di talento ci sono, spero che possano giocare e fare esperienza nei loro club per esserci utili. Manca il coraggio agli allenatori? I tecnici devono fare risultato, ognuno insegue la propria causa".

Un ricordo di Gianluca Vialli?
"Vialli era un grande uomo e abbiamo perso una grande persona. Devo ringraziare il presidente Gravina per averci dato la possibilità di lavorare insieme. Gli anni dell'Europeo per lui sono stati belli e gli hanno dato una gioia. È immortale, sarà sempre con noi, ha lasciato molto nel cuore di ogni calciatore che lo ha conosciuto".

Le dichiarazioni di Dino Baggio sui farmaci nel calcio e la salute degli ex giocatori: "Non ne ho idea, bisogna andarci con i piedi di piombo con certe dichiarazioni. Purtroppo queste cose accadono a chi è stato giocatore e anche a persone normali, che non lo sono state. Bisogna stare attenti".

Cosa pensa di Bellingham, giovanissimo ma già titolare?
"L'Italia credo abbia questi giocatori. In Inghilterra o in Olanda e Germania se uno è bravo lo fanno giocare, ne abbiamo 4-5 di questo livello, dobbiamo farli giocare, gli va dato tempo e fiducia. Ne abbiamo di Bellingham".

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