Conte e la telefonata inaspettata del presidente Tavecchio per proporgli la panchina azzurra

Antonio Conte
Conte Belve

 "Tavecchio era molto convinto e penso che quella sua perseveranza, quella determinazione nel volermi in Nazionale, quel desiderio di realizzare quel matrimonio mi colpirono molto". La Nazionale ha bisogno dei suoi spazi, penso che le nazionali che alla fine vincono sono quelle che riescono a costruire una squadra". 

Resta il ricordo della conferenza di addio a Montpellier, a fine Europeo 2016, e le sue lacrime: 

"È stato difficile staccarmi da quei giocatori, ma da tutto l'ambiente. Si era creata una vera famiglia e questo ci aveva aiutato a superare il fatto che non fosse una nazionale fortissima, ma la voglia di dimostrare che non eravamo inferiori agli altri aveva equilibrato le cose". 

(ANSA).

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