Cesare Prandelli rivela i motivi della propria contrarietà alla ripresa repentina del campionato: "Continuano ad esserci morti ogni giorno. Ci vuole tempo" Cesare Prandelli è tornato sul tema ripartenza del campionato. L'ex-ct della Nazionale ha rivelato al Corriere di Brescia i motivi del proprio scetticismo sulla ripresa dei giochi: "Non vedo perché non si possa ricominciare quando la situazione è più chiara. Si potrebbe giocare a luglio anziché a giugno. E' vero che il calcio ti fa dimenticare di tante cose per 90 minuti, ma non credo che per gli appassionati vogliano le partita necessariamente oggi. Non credo che, se fossi un calciatore, avrei paura di giocare. È una questione che riguarda tutta l’Italia. Continuano a esserci morti ogni giorni… Io credo che ci voglia ancora tempo".
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