Un anno dall'acquisto della Fiorentina, le dichiarazioni di Rocco Commisso in conferenza stampa: "Ringrazio tutti per i messaggi ricevuti..." Un anno al comando della Fiorentina: il presidente italo-americano Rocco Commisso ha parlato oggi in conferenza stampa: "In questi mesi il mio italiano si è un po' arrugginito. Voglio iniziare col mio solito 'grazie assai'. Voglio ringraziare tutti per i messaggi che ho ricevuto, da Malagò a Gravina, da tutti i giornalisti ed ovviamente da tutti i nostri tifosi. Mi sono piaciuti tanto gli striscioni 'io sto con Rocco', li ringrazio tutti. Stamani mi sono alzato presto ed ho pensato subito 'questo è il mio compleanno da presidente viola'. Sono andato al pianoforte ed ho suonato l'inno della Fiorentina. Ho viaggiato per tutta la mia vita, tornare in Italia era per me importante così da lasciare qualcosa al mio paese. Sono stato tantissimo tempo a Firenze, purtroppo poi c'è stata questa pandemia. Ci tengo in primis a ricordare il mio amico Alessandro Rialti. È sempre stato bravissimo con me, tutti a Firenze lo ricordano con affetto. Ci mancherà molto. Il calore incredibile della gente di Firenze mi ha colpito molto, ho trovato una grande accoglienza qui in città. La visita allo stadio con i tifosi, la tourneé in America. Essere nominato Magnifico Messere. Ho grandissimi ricordi, purtroppo non è facile tornare in Italia con questa pandemia. Ho ancora sulla giacca la spilla del Giglio che mi ha dato il Sindaco Nardella". L'attenzione del numero uno della Viola si è spostata, quindi sulla raccolta Forza e cuore: "Siamo arrivati ad oltre 800.000 euro raccolti. È stato bellissimo ricevere tanti doni, non solo da Firenze ma anche dall'America. C'è stata tanta paura per questo virus. Sapevo della situazione della famiglia Pradè, ma non abbiamo detto nulla. Ringraziando Dio siamo ancora tutti vivi, adesso possiamo ricominciare".  
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