Giuffredi (ag. Di Lorenzo): "Conte l'unico che poteva farlo rimanere. E su Mario Rui..."
Le parole di Giuffredi sulle situazioni di Di Lorenzo, chiarendo quanto accaduto, e Mario Rui
Dopo un'incredibile scudetto da capitano del Napoli i rapporti tra il club partenopeo e Di Lorenzo si erano un po' incrinati. Alla fine si è arrivati alla risoluzione con la lettera pubblicata tempo fa dallo stesso Giovanni in cui ha chiuso i rumors in questione rimanendo al Napoli di Antonio Conte, che punta molto forte su di lui. L'agente del calciatore, Mario Giuffredi, direttamente dal Gold Tower Lifestyle Hotel di Napoli ha parlato alla stampa per chiarire ciò che è accaduto tra il club ed il suo assistito. L'agente ha parlato anche della situazione inerente ad un altro suo assistito: Mario Rui. Di seguito ecco quanto ha dichiarato.
Le parole di Giuffredi sul "caso" Di Lorenzo
Ecco i chiarimenti su quanto accaduto:
"Voi sapete quant’è stato difficile il campionato appena finito. Dopo la vittoria dello Scudetto Giovanni si è trovato con dei cambi radicali. C’è stato un cambio d’allenatore, c’è stato un cambio dirigenziale perché è andato via Giuntoli dopo tanti anni ed è arrivato Meluso. E c’è stato un cambio nel modus operandi, col presidente De Laurentiis molto più vivo nella vita della società. Nessuno si aspettava di fare un campionato da decimo posto. Pensate che annata difficile è stata per i calciatori. Giovanni ha dovuto affrontare tanti altri problemi e si è sostituito un po’ ai dirigenti. Oltre a fare il calciatore si è dovuto prendere parte di tantissimi problemi, non di natura calcistica, ma anche quei problemi tra la società e la squadra. Quando un giocatore è solo e deve affrontare col presidente tutti i problemi, si arriva alla disperazione e alla frustrazione, non si ha più la forza di reagire. Tutte queste problematiche si sono portate fino alla fine del campionato. Più passavano le domeniche, più diventava pesante la situazione. Nonostante sia arrivato devastato, Giovanni mi ha sempre detto che se fosse arrivato Antonio Conte sarebbe rimasto, era l’unico allenatore che poteva farlo rimanere. Ma non perché voleva mollare la barca e il club in una situazione difficile, ma perché aveva paura che un altro tipo di allenatore poteva lasciarli nella stessa situazione. Poi ci sono state due-tre situazioni che hanno portato a un determinato seguito. La prima, durante Fiorentina-Napoli: Di Lorenzo è in trasferta, non va a giocare la partita, resta in camera perché non stava benissimo; a fine partita, quando la squadra va a prendere il treno, il pullman passa a prendere Di Lorenzo in albergo, provano a chiamare il ragazzo e non risponde al telefono. I dottori entrano nella stanza e trovano il ragazzo collassato. E’ stato un episodio dovuto al tanto stress. Il giorno dopo, invece, si ritrova scritto sui giornali che Di Lorenzo ha finto di star male perché aveva un accordo con la Juventus e non voleva andare alla partita. Non poteva esserci cosa più ingenerosa di questa. Di quella situazione c’è rimasto male perché, nonostante il club sapesse dell’accaduto, nessuno della società abbia fatto una smentita a quelle voci infondate”.
Le parole di Giuffredi su Mario Rui
L'agente ha parlato anche di Mario Rui, ecco le sue parole:
“La gente pensa che quando parlo, o sono scemo o chiacchierone: io so dove voler andare a parare, io davvero pensavo certe cose. Quando uno vede un film, deve giudicarlo al termine e non alla fine del primo tempo. Alla fine del film restano i fatti, chi andrà via come Mario Rui che dopo sette anni sente la necessità di tornare in Portogallo, lo aiuteremo tutti se ci sarà l’occasione. Se non dovesse esserci, resterà a a combattere per il Napoli e ha altri due anni di contratto”.
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