A Firenze il VAR interviene ben 5 volte. Abisso sbaglia clamorosamente sul rigore concesso alla Fiorentina nel recupero. Esordio in A per Massimi e VolpiUna giornata piuttosto turbolenta per quanto riguarda gli arbitri. Direzioni eccellenti e altre piuttosto negative che vede ancora una volta protagonista principale il VAR. Il problema non è la tecnologia ma l’interpretazione che ne danno gli arbitri, sia chi sta in campo e sia chi è preposto in sala video perché alcuni ne fanno buon uso ma altri, la maggior parte direi, vanno in tilt. Una cosa comunque è certa: va cambiato il protocollo a cominciare dai tempi di attesa, decisamente lunghi, spropositati e assurdi con le regole del gioco del calcio. Inoltre, una notizia che poco interessa ai tifosi ma non per chi vive il mondo arbitrale come lo scrivente: da mesi arbitri, assistenti e osservatori arbitrali a tutti i livelli nazionali non percepiscono un euro. Prima di iniziare, voglio complimentarmi con Manuel Volpi della sezione di Arezzo e con Luca Massimi della sezione di Termoli che esordiscono nella massima serie. Auguri e in bocca al lupo. MILAN - EMPOLI (3-0): Arbitro Giacomelli di Trieste (Liberti – Di Vuolo), IV° Minelli, VAR: Piccinini, AVAR: Bindoni. Ottima l’intesa in questa gara tra il direttore di gara, Piccinini al VAR e Bindoni all’AVAR, soprattutto nell’occasione della rete annullata nel secondo tempo al Milan. Iniziano già al 10’ le azioni riviste: traversone di Rodriguez dalla destra dell’area di rigore toscana, colpo di testa di Paqueta che mette alle spalle del portiere empolese Dragowski. L’assistente Di Vuolo è incerto e non segnala l’offside ma Giacomelli è richiamato tramite un silent check e annulla giustamente la rete. Anche sulla rete ad inizio ripresa di Piatek c’è un review, ma la rete è regolare. E’ invece da manuale la rete non convalidata a Borini nonostante quest’ultimo concluda in rete con un’azione personale. Piccinini e Bindoni richiamano Giacomelli perché Cutrone seppur in posizione di fuorigioco non tocca la sfera ma ostacola l’intervento di un difensore empolese Di Lorenzo. Bravissimi! TORINO – ATALANTA (2-0): Arbitro Orsato di Schio (De Meo – Bottegoni), IV° Sacchi, VAR: Banti, AVAR: Tolfo. I bergamaschi non riescono a trovare lo smalto dei tempi migliori e il Torino ne approfitta per vincere facilmente. Gara ben diretta dal solito Orsato e zero episodi da analizzare. FROSINONE - ROMA (2-3): Arbitro Manganiello di Pinerolo (Ranghetti – Meli), IV° Di Paolo, VAR: Pairetto, AVAR: Paganessi. Immeritata sconfitta dei frusinati contro una difesa al quanto ballerina dei romanisti e con il portiere della Roma Olsen che, dopo l’incertezza sulla rete del vantaggio del Frosinone, salva i giallorossi in diverse occasioni. Timide proteste sul secondo gol degli ospiti al 31’: El Shaarawy tira in porta, Sportiello devia il tiro, ma Pellegrini ribadisce in rete. Il susseguente silent check conferma la posizione regolare del romanista. SAMPDORIA – CAGLIARI (1-0): Arbitro Massimi di Termoli (Valeriani – Villa), IV° Doveri, VAR: Mazzoleni, AVAR: Longo. Non è un bell’esordio con il VAR quello del debuttante arbitro di Termoli Massimi. 32’: il centrocampista cagliaritano Deiola commette uno dei falli più brutti visti in questa giornata. Entrata a martello sul calciatore belga della Sampdoria Praet con l’arbitro che estrae il giallo. Mazzoleni al VAR richiama l’attenzione del direttore di gara che personalmente va a rivedere l’episodio ma inspiegabilmente rimane della sua decisione. Il rosso ci sta tutto per Deiola senza giustificazioni. 65’: qualche dubbio sul penalty fischiato alla Sampdoria. Cross in area sarda, il difensore rossoblu Pellegrini si strattona con Gabbiadini: il blucerchiato esagera la caduta inducendo l’arbitro ad ammonire Pellegrini e ad assegnare il calcio di rigore. Il silent check tra Mazzoleni e Massimi conferma il dubbio rigore trasformato da Quagliarella e che decide la partita.BOLOGNA – JUVENTUS (0-1): Arbitro Calvarese di Teramo (Schenone - Posado), IV° Abbattista, VAR: La Penna, AVAR: Tegoni. La Signora vince ma non convince come da ultime settimane. Risolve Dybala al 67’. Nulla da evidenziare. SASSUOLO – SPAL (1-1): Arbitro Maresca di Napoli (Peretti – Scatragli), IV° Marini, VAR: Valeri, AVAR: Marrazzo. Partita dura al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia, la posta in palio è elevatissima. Al minuto 32 calcio d’angolo dalla destra dell’area di rigore estense battuto da Sensi, il pallone arriva a Demiral che dopo un rimbalzo controlla e mette in rete. Maresca annulla immediatamente e anche il VAR conferma come il difensore turco ha prima controllato con il braccio. 66’: ancora su calcio d’angolo nasce il pareggio dei ferraresi. La sfera arriva al centro dell’area del Sassuolo, Floccari stacca per colpire di testa ma cade a terra. Si reclama il fallo ma Maresca fa proseguire. Valeri, al VAR lo richiama per evidenziare che la spinta di Magnanelli sull’attaccante estense ci sta tutta e Maresca, dopo aver controllato lui stesso al monitor, assegna il penalty che Petagna realizza. In pieno recupero viene espulso Duncan per doppia ammonizione, Maresca ha visto bene. CHIEVO - GENOA (0-0): Arbitro Volpi di Arezzo (Vivenzi – Lo Cicero), IV° Mariani, VAR: Rocchi, AVAR: Di Liberatore. Nulla da segnalare in questa gara diretta dal debuttante Volpi di Arezzo che vede bene nei due episodi reclamati da Genoa. In entrambi non c’è proprio nulla. PARMA – NAPOLI (0-4): Arbitro Chiffi di Padova (Del Giovane – Di Iorio), IV° Giua, VAR: Di Bello, AVAR: Fiorito. Troppo il divario visto a Parma tra la i gialloblù e il Napoli. Il risultato la dice tutta. Non c’è altro da aggiungere. FIORENTINA - INTER (3-3): Arbitro Abisso di Palermo (Passeri - Mondin), IV° Pasqua, VAR: Fabbri, AVAR: Alassio. In questa gara abbiamo visto l’assurdo del calcio, nonostante la tecnologia. Pochi secondi, 17 per l’esattezza, e i Viola trovano subito il vantaggio per un autorete di De Vrij. Silent check per confermare la rete, Chiesa per pochi centimetri è in posizione regolare Al 6’ i nerazzurri trovano il pareggio con Vecino ma ci vogliono ben tre minuti per sapere se la posizione dell’uruguaiano è regolare. Infinito lavoro di Alassio all’AVAR (assurdo!), anche qui si gioca sui millimetri e finalmente viene dato il gol. Ancora protagonista il VAR in occasione del rigore per l’Inter (Abisso decisamente in tilt al Franchi). Calcio di punizione battuto dalla destra dell’area fiorentina, batte Brozovic che mette in area. Fernandes allunga un braccio e colpisce la sfera, Abisso non interviene, non si comprende il perché, ma Fabbri (VAR) lo richiama e costringe il direttore di gara a rivedere le immagini e a dare il penalty realizzato da Perisic. Tutto questo al 52’. 60’: Biraghi realizza il 2-3 ma il gioco non si riprende perché ancora una volta interviene la tecnologia. Prima della realizzazione Muriel commette fallo su D’Ambrosio. I sette minuti di recupero delle ripresa ci stanno tutti, visto le lunghe attese vissute per confermare gli episodi al review, ma alla fine diventano undici in quanto al sesto di recupero arriva l’episodio chiave del match. Un cross di Chiesa dalla destra dell’area di rigore nerazzurra colpisce D’Ambrosio che si trova in area di rigore a distanza ravvicinata. Abisso non ha dubbi ad assegnare il penalty (totalmente inesistente). Lungo silent check tra Fabbri e il direttore di gara palermitano e alla fine quest’ultimo si decide ad andare personalmente al VAR ma nonostante le immagini siano ineccepibili, il pallone ha prima colpito il petto del difensore e forse dopo il braccio, Abisso dopo ben 4 minuti di attesa, rimane sulla sua decisione iniziale e assegna il penalty del definitivo 3-3 realizzato da Veretout per i viola al minuto 101. Pareggio che ci può stare ma in questa partita ha “vinto” il VAR e non l’arbitro.
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