Fa strano immaginarlo al giorno d'oggi, in un periodo così florido per lui e per il suo Napoli, ma le voci che vedevano Giovanni Di Lorenzo prossimo all'addio dalla città partenopea erano concrete, tangibili e sembrano ormai prossime a diventare una solida realtà.

Ma Giovanni Di Lorenzo, dopo aver avuto probabilmente un ripensamento soprattutto alla luce di una ritrovata fiducia nei confronti del nuovo progetto tecnico inaugurato da Antonio Conte, è rimasto a Napoli, pronto a capitanare una squadra che ha un bisogno impellente di ritornare ai vertici del calcio italiano.

Giovanni Di Lorenzo
Di Lorenzo Anguissa Napoli

L'anno horribilis che lo stava spingendo ad andarsene dal Napoli

La passata stagione del Napoli era stata a dir poco terrificante, non soltanto per la lunga trafila di risultati negativi tra tutte le competizioni e per il mancato accesso alle competizioni europee, ma anche e soprattutto per la vulnerabilità imbarazzante che vedeva questa squadra cadere vittima delle prime difficoltà.

Il primo simbolo del tracollo degli azzurri era stato senz'altro rappresentato dal proprio capitano, Giovanni Di Lorenzo, che era caduto vittima di una lunga serie di prestazione orrende che avevano condito un vero e proprio anno horribilis per la sua carriera.

Era ormai diventato un vero e proprio buco nero in fase difensiva, riuscendo anche a regalare giornate di gloria a giocatori di bassa levatura come Walid Cheddira o Alberto Cerri. Due giocatori di due squadre in lotta per la salvezza come Frosinone ed Empoli che proprio contro Di Lorenzo erano riusciti ad esaltarsi come protagonisti indiscussi.

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo (ph. Image Sport)

La rinascita sotto la gestione di Antonio Conte

Probabilmente grazie all'annuncio dell'arrivo di Antonio Conte, Giovanni Di Lorenzo ha deciso di continuare la sua parabola alla Juventus nonostante ad inizio estate ci fossero voci sempre più insistenti di un suo probabile addio per approdare anche in piazze come la Juventus

Come un'araba Fenice, Giovanni Di Lorenzo è risorto ed è riuscito a ritrovare quella linfa vitale che gli serviva per potersi rilanciare dal punto di vista tecnico, tattico e mentale. Il suo ritrovato trasformismo tattico (vedasi il 3-5-2 dell'Italia di Luciano Spalletti), la sua dedizione e il suo grande senso di posizionamento in campo sono stati ritrovati, consentendogli di tornare a giocare a livelli molto simili a quanto si era visto durante la stagione dello scudetto.

Giovanni Di Lorenzo è tornato ad essere un totem di cruciale importanza per la causa del Napoli, consentendo agli uomini di Antonio Conte di ritrovare uno dei pilastri di una squadra da sogno, che ora può tornare ad ambire per lo scudetto.

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Antonio Conte
Antonio Conte (ph. Depositphotos)
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