La Fortitudo soffre per un tempo, poi rimonta Roma e vola in finale
Primi 20' per la Fortitudo da incubo, poi la Effe domina la ripresa. Domani alle 18:45 l'Aquila si giocherà il trofeo con la vincente di Treviso-BergamoRoma non è Biella; se ne accorge subito la crew fortitudina. Serve intensità difensiva per reggere l’urto della partenza sprint della Virtus. Il primo strappo lo firmano i capitolini sul finire dei primi 10' con i sigilli dall'arco di Santiangeli e Baldasso. Con Delfino fuori dai giochi a causa di 3 falli in 4', i biancoblù soffrono le rotazioni ostili dei rivali. Tuttavia, lesa sulla fierezza, la Lavoropiù ridimensiona il dislivello con un secco parziale di 4-14 a qualche istante dall'intervallo lungo; il principe indiscusso è Rosselli. Martino si infuria negli spogliatoi e Mancinelli e compagni cambiano volto. Le sinfonie di Venuto da tre, le incursioni di Hasbrouck e i tradizionali semiganci del capitano, issano il sorpasso petroniano sul 58-57. Il break di 12-2 conferma la superiorità felsinea e chiude gli indugi. I giallorossi, in netta difficoltà, smarriscono la retta via; l'incontro termina 89-80.
Martino: "Gli avversari in avvio sono stati precisi nelle conclusioni da fuori, noi eravamo privi di energia ed intenistà. Sono appagato per di più perchè sei ragazzi sono andati in doppia cifra. Stefano e Carlos stanno ritrovando il ritmo partita".
FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA – VIRTUS ROMA 89-80
(19-28, 44-47, 69-63)
FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA: Fantinelli 10, Rosselli 13, Hasbrouck 13, Mancinelli 15, Leunen 11, Delfino 7, Pini 14, Venuto 6, Benevelli, Franco, Sgorbati NE, Prunotto NE. All. Martino.
VIRTUS ROMA: Moore 16, Saccaggi 4, Santiangeli 8, Landi 10, Sims 16, Alibegovic 6, Baldasso 11, Prandin 9, Lucarelli, Sandri NE. All. Bucchi.
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