La Francia torna campione del mondo dopo vent’anni dall’ultima volta. Mbappé è il nuovo fenomeno planetario, la sorprendente Croazia di Dalic cede le armi con onore.

-di Luca Nigro-

E’ finito il Mondiale di Russia, detta da Gianni Infantino il più bello della storia. E’ finito con la vittoria della Francia del fenomeno Mbappé, del funambolico Griezmann, del ritrovato Pogba, dell’insuperabile Kante, della sorpresa Pavard, del fortunato (cosi lo definiscono in patria, come se fosse una colpa poi) ma bravissimo Didier Deschamps. E’ lui il trait d’union tra questa Francia e quella del 1998 che lo vide protagonista dentro il prato verde di Parigi. Criticato in patria per le esclusioni eccellenti pre mondiale e per le prime uscite russe poco convincenti, ha il merito di aver cambiato e preso le scelte giuste anche in corsa, modificando le sue idee iniziali. L’intuizione è però Giroud, uno che non ha praticamente mai tirato in porta per tutta la competizione ma che nell’economia della squadra è stato fondamentale per liberare i due fenomeni Griezmann e Mbappé. Ha vinto dunque la squadra favorita, forse quella che più di tutte è stata baciata dalla fortuna ma con in seno i giovani di un talento limpidissimo. Ha vinto la più forte, punto. Il 4-2 finale del Luzhniki di Mosca non lascia spazio a dubbi, nonostante la Croazia di Dalic abbia dato prova di essere una grande squadra per lunghi tratti della gara, giocando meglio degli avversari e chiudendo con un ottimo 66 % di possesso palla non fine a se stesso, fatto di idee e qualità. La nazionale balcanica ha però pagato le proprie debolezze, il tallone d’achille sulle palle inattive e i tre supplementari consecutivi che dopo un’ora di gioco hanno preso il sopravvento su Modric e compagni. La Francia ha sfruttato alla perfezione i punti deboli dei croati, riuscendo a chiudere il primo tempo in vantaggio senza praticamente mai tirare in porta. Con un pò di fortuna certo, ma legittimata da una ripresa di alto livello. E’ sfortunato Mandzukic nel deviare di testa nella propria porta la punizione innocua di Griezmann dopo 19 minuti. Bellissimo il gol del pari di Perisic, con un gioco di destro-sinistro repentino che non lascia scampo a Lloris.Un pareggio meritato che sta anche stretto ai croati ma che dura maledettamente poco. Lo stesso Perisic, poco dopo, colpisce ingenuamente palla con la mano dentro la sua area. L’argentino Pitana, aiutato soprattutto dal Var, non può che concedere il rigore che Griezmann non sbaglia. Francesi avanti dopo i primi 45’ minuti senza capire bene come. Ad inizio ripresa Lloris dice di no a Rebic, poi pian piano la brillantezza della Croazia svanisce ed è a ridosso dell’ora di gioco che sale in cattedra la qualità dei galletti, rintanati fino a quel momento dentro la propria metà campo. Pogba inizia e finisce l’azione che porta al terzo gol: lancio di 30 metri a favorire l’attacco dello spazio di Mbappé, palla di ritorno a limite di Griezmann, primo tiro ribattuto, secondo che non lascia scampo a Subasic. Sei giri di lancette più tardi, è invece Mbappé con un terrificante destro dai 20 metri a spegnere i sogni croati e siglare il suo quarto gol iridato. Non basta nemmeno il gentile cadeau concesso da Lloris al 69’ a Mandzukic: un goffo tentativo di tunnel che permette alla Croazia di rientrare parzialmente in partita. Per fortuna del capitano transalpino però è troppo tardi per una clamorosa rimonta dei croati, anche perché gli uomini di Dalic nell’ultimo quarto d’ora stremati, cedono le armi. Certo, in Croazia non si festeggerà, ma il piccolo stato balcanico ricorderà a lungo questo Mondiale. Ora però è il tempo dei fuochi d’artificio sotto la Tour Eiffel, lungo l’Arco di Trionfo e gli Champs-Élysées, tra i castelli della Loira e le meraviglie della Costa Azzurra. Oggi proprio come vent’anni fa hanno vinto i più forti. La marsigliese canta: “Il giorno della gloria è arrivato”. Chapeau Francia. FRANCIA-CROAZIA 4-2 Francia (4-2-3-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba, Kante (54’ Nzonzi); Mbappé, Griezmann, Matuidi (73’ Tolisso); Giroud (81’ Fekir). All. Deschamps. Croazia (4-2-3-1): Subasic; Vrsaljko, Lovren, Vida, Strinic (81’ Pjaca); Rakitic, Brozovic; Rebic (71' Kramaric), Modric, Perisic; Mandzukic. All. Dalic. Arbitro: Pitana (Argentina) Marcatori: 19' aut. Mandzukic, 28' Perisic, 38' rig. Griezmann, 59’ Pogba, 65’ Mbappé, 69’ Mandzukic. Ammoniti: Kante (F), Hernandez (F); Vrsaljko (C). 
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