Nel ko di Napoli spicca la propensione offensiva del Bologna che però vede le proprie punte perdere troppi palloni. Mbaye prova a riscattarsi con i recuperi

- di Marco Vigarani -

Quello maturato ieri pomeriggio al San Paolo è un risultato bugiardo non solo per le nefandezze compiute dall'arbitro Mazzoleni a danno del Bologna. Anche i dati statistici rivelano infatti che i rossoblù non avrebbero meritato la sconfitta. Pur concedendo il dominio nel possesso palla al Napoli (59%), i ragazzi di Donadoni hanno attaccato spesso (8 tiri), con eccellente precisione (7 in porta) e da buona posizione (5 da dentro l'area). Purtroppo però i felsinei non sono stati in grado di stazionare con frequenza nella metà campo offensiva risultando prendere leggermente il controllo delle operazioni solo dopo aver subito il rigore dell'1-1. Squadra corta (23 metri di lunghezza media) ma non completamente schiacciata (baricentro a 45 metri), il Bologna ha sicuramente cercato sia il lancio lungo (16) che l'azione manovrata (22) nonostante l'evidente propensione del Napoli alla costruzione del gioco. Spicca in senso assoluto all'interno della sfida il gran numero di palle perse (78) e passaggi sbagliati (67). Leggermente meglio invece gli emiliani nella performance atletica globale con 115,4 km percorsi contro 111,8 dei partenopei.Sul piano della corsa si segnala il ritorno al top di Erick Pulgar, capace di percorrere 12,9 km ma è sicuramente confortante anche il dato di Blerim Dzemaili (11,4) ancora in attesa di perfezionare la propria condizione atletica. Proprio lo svizzero è risultato complessivamente più incisivo e coinvolto (2 tiri, 5 recuperi e 2 perse) rispetto al capitano napoletano Marek Hamsik (1 tiro, 2 recuperi e 1 persa). Segnalato lo straordinario feeling con il gol di Dries Mertens da avversario del Bologna dopo la nona rete realizzata a danno dei felsinei, va però rilevato un problema importante per la squadra di Donadoni. Perso dopo pochi minuti Verdi, il terzetto offensivo rossoblù ha perso ben 21 palloni su 36 totali con il pessimo record negativo dell'inutile Ladislav Krejci arrivato a quota 8. Sono state invece 7 quelle di Rodrigo Palacio che però può essere sicuramente perdonato al termine di una gara che lo ha visto protagonista anche di 1 gol, 3 tiri in porta, 4 occasioni da rete, 3 falli fatti e 2 subiti. Da notare anche la concentrazione di Ibrahima Mbaye a cercare di recupere il danno procurato con l'autogol: per lui alla fine ben 7 palloni recuperati.
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