Roma, Dovbyk è il terzo asso per De Rossi. Tridente show con Dybala e Soulé: oggi le visite
Nella giornata di ieri Ghisolfi ha ratificato l'accordo con il Girona. L'attaccante ucraino vestirà la maglia numero 9, oggi visite e firma a Trigoria
Sentirsi al centro del progetto è sempre stata la priorità di Artem Dovbyk, sin dal momento in cui è stato chiaro a tutti il suo addio al Girona dopo l'annata straordinaria che ha portato il club catalano in Champions League per la prima volta nella storia e il giocatore a laurearsi capocannoniere in Liga.
Secondo Il Corriere dello Sport, è così che la Roma è riuscita a superare la concorrenza dell'Atlético Madrid.
Nella giornata di ieri il ds Ghisolfi e il CEO giallorosso Lina Soukoulou hanno dato l'accelerata decisiva promettendo al giocatore la maglia numero 9, un chiaro segnale a chi quella maglia la dovrà presto lasciare, Tammy Abraham.
Roma, colpo Dovbyk. I dettagli
L'attaccante ucraino classe '97 arriverà oggi a Trigoria per le visite e la firma sul contratto che lo legherà ai giallorossi fino al 2029.
Un accordo da 36 milioni di euro complessivi - di cui 5,5 di bonus - che comprende una percentuale sulla futura rivendita del 10% a favore del Girona, e uno stipendio quasi triplicato per Dovbyk: 3,5 milioni netti a stagione.
Le indiscrezioni degli scorsi giorni hanno fatto temere rallentamenti nella trattativa, perché l'attaccante era sceso in campo nell'ultima amichevole contro il Tolosa.
Scongiurati gli intoppi, è stato direttamente Daniele De Rossi a contattare il giocatore e a dargli il benvenuto per telefono.
La maglia numero 9 è l'atto finale di una condivisione manifestata da tutto l'ambiente giallorosso sin dall'inizio della trattativa, spingendo Abraham verso il Milan.
Tridente show con Dybala e Soulé
Gli altri due assi nella manica di De Rossi sono gli argentini Dybala e Soulé. Un tridente spettacolo per i tifosi giallorossi, per una fiducia reciproca che è arrivata da ogni parte.
Nessun punto di rottura tra la Roma e Paulo, la cui clausola rescissoria da 13 milioni per l'estero è scaduta a fine luglio, con entrambe le parti che possono tirare un sospiro di sollievo.
Poi, l'apprezzamento e la carica del 2003 Soulé sulle orme della Joya e degli altri campioni argentini che hanno vestito il giallorosso, nelle parole dell'agente Guastadisegno
La Roma era la piazza perfetta, per il calcio che piace a lui, è la capitale del mondo, quando uno parla nel mondo dice Roma, non sbaglia, arriva a una società con tanti argentini nella storia, Batistuta, Samuel e Balbo per dirne alcuni.
Quando è arrivata la chiamata Matias mi ha chiesto di fare di tutto per venire a Roma, non voleva sentire nessun’altra proposta. Ha tanto entusiasmo
L'entusiasmo di una città intera.
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