Il Parma spinto da Gervinho ed Inglese si sbarazza del Cagliari e vola a quota 7 punti in classifica. Deciso passo indietro per i sardi, abulici in avanti e fragili in difesaNel calcio conta il collettivo ma quando hai giocatori del calibro di Gervinho, tutto viene stravolto. L’ivoriano tornato tra lo scetticismo generale quest’estate in Emilia dall’esilio dorato cinese, in questo primo mese di campionato ha dimostrato ai calciofili italiani che non era un giocatore finito. L’avvisaglia l’aveva avuta la Juve, la conferma l’Inter, la sentenza definitiva il Cagliari. Trascinatore assoluto, velocità alla Bolt e dribbling ubriacanti. Il suo problema, sin dai tempi di Roma, è sempre stato la poca propensione al gol. Oggi sembra superata anche questa. Il Parma si gode lui e Inglese volando a quota 7 punti in classifica: niente male per una squadra che non più tardi di tre anni fa giocava a Budrio. Deciso passo indietro invece per il Cagliari. Dopo la bella prestazione col Milan, gli uomini di Maran hanno disputato una partita troppo compassata, abulici in avanti e fragili in difesa. Retroguardia troppo spesso in balìa dei contropiedisti emiliani. Alla vigilia D’Aversa schiera l’undici migliore, il solito 4-3-3 con Stulac in regia e il trio d’attacco Gervinho e Di Gaudio a supporto di Roberto Inglese. Dalla parte opposta, Maran è costretto a rinunciare a Leonardo Pavoletti, colpito nella nottata da una lombalgia acuta. Il tecnico trentino lancia Cerri titolare al fianco di capitan Sau aiutati dalla regia di Joao Pedro vertice alto del rombo. Nei primi minuti di gioco sono i sardi a fare la partita gestendo con autorità il possesso palla e pressando gli emiliani a tutto campo. Il Parma aspetta e gioca di rimessa, alla ricerca di un lampo che arriva al 13’: cross di Iacoponi dalla destra, Inglese incorna magistralmente di testa e infila Cragno sotto l’incrocio. Festa che dura qualche secondo visto che il secondo assistente di Calvarese, Mastrodonato, annulla per offside. Tre minuti dopo, fa il  suo debutto sulla scena Gervinho con uno dei suoi soliti coast to coast palla al piede: quattro avversari fatti fuori e tiro di sinistro che sfiora il palo. Il Cagliari continua nell’insistito possesso palla ma a passare sono i padroni di casa. Lancio lungo in verticale di Dimarco, la difesa sarda sembra in controllo ma Inglese supera l’imbambolato Romagna e batte fortunosamente Cragno in uscita (la palla dopo la respinta sbatte sul petto e poi sulla faccia dell’attaccante).Il Cagliari subisce il contraccolpo per qualche minuto ma sfiora il pari al 28’: angolo di Jao Pedro, tiro la volo di Barella deviato da un compagno, sfera che sfiora la traversa. Bradaric è padrone del centrocampo, le sue verticalizzazioni mettono in difficoltà la retroguardia ducale. In una di queste, Cerri si presenta solo davanti a Sepe ma si allunga troppo il pallone con l’occasione sfuma. Al 39’ si rivede in avanti il Parma: Barillà con un potente sinistro dal limite impegna severamente Cragno, bravo un minuto dopo a dire di no anche a Rigoni. Il Cagliari esternamente è bello ma troppo lezioso, il Parma? Maledettamente concreto. Proprio come Gervinho che al 2’ della ripresa si inventa il gol della giornata. L’ivoriano parte palla al piede dalla propria metà campo ed in velocità supera tutta la difesa sarda infilando Cragno con un destro potente che sbatte sul primo palo e si spegne in fondo al sacco, mandando in visibilio l’intero Tardini. Sepe all’8’ è attento sulla percussione in area di Joao Pedro. Al 14’ l’ex Napoli è bravo a dire di non a un bel destro del moldavo Ionita. Maran prova a correre ai ripari e al quarto d’ora inserisce Farias e Castro per gli evanescenti Cerri e Ionita. Il Cagliari continua a stazionare nei pressi dell’area avversaria senza però riuscire ad incidere. Ci prova il neo entrato Farias da buona posizione, Bruno Alves si immola in angolo. I sardi proiettati tutti in attacco, prestano tuttavia il fianco alle ripartenze avversarie e in più di un’occasione rischiano l’imbarcata. Come al 37’, quando Barillà parte in velocità servendo il solissimo Ceravolo (subentrato ad Inglese) con l’ex Benevento che si fa ipnotizzare da Cragno. Due giri di lancette più avanti, è l’ex di turno Deiola, assistito dall’instancabile Gervinho, ad avere sui piedi la palla del Ko: il suo destro termina a lato di un non nulla. L’ivoriano poco dopo riceve la meritata standing ovation quando lascia il posto a Gobbi. Applausi a scena aperta al fischio finale di Calvarese. Il Parma si gode il momentaneo settimo posto, per il Cagliari invece una sconfitta che brucia.
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