Rebic: "Il mio passato in viola? Non giocavo e non sapevo l'italiano, Montella..."
Il giocatore serbo parla della sua esperienza poco fortunata nella Fiorentina
Sta facendo impazzire i tifosi del Milan a suon di giocate sopraffine e gol, ma quando milità nella Fiorentina, non ebbe fortuna. Stiamo parlando di Ante Rebic. Il calciatore corato del MIlan ha rilasciato un'intervista a Sport Week e riguardo il suo passato in viola ha detto:
"Fiorentina troppo presto? Nei primi due anni da professionista a Spalato avevo segnato 5 e 10 gol. Decido di provare a un livello più alto, ma forse non ero pronto per l’Italia. Io non conoscevo l’italiano, Montella non sapeva l’inglese. Ma il problema vero è stato non giocare. Mi avevano detto: “Avremo due punte, Mario Gomez e Giuseppe Rossi. Poi c’è Ilicic, tu sei il quarto”. Si fanno male prima Gomez e poi Rossi, penso: è arrivato il mio momento. Invece niente. Così me ne andai al Lipsia. Sei mesi, l’allenatore è Paulo Sousa. Gioco soprattutto in Coppa Italia e Europa League. In campionato meno, ma tre volte su quattro dall’inizio. Ero nei quattro di centrocampo del 3-4-3, coprivo tutta la fascia. Era il 2016, l’anno dell’Europeo. Non volevo rischiare di perderlo, così chiedo al mio procuratore di mandarmi da qualche altra parte, non importava dove, purché giocassi. Così vado al Verona, ma il c.t. Cacic non mi convocò lo stesso in nazionale. Peggio per lui. Fu eliminato agli ottavi".
In questa stagione con il Milan, Rebic ha siglato 11 reti dopo una partenza con il freno tirato, la quale faceva pensare a un flop calmoroso. Invece il vice campione del mondo 2018 si è finalmente imposta nel campionato italiano tra le fila rossonere.