Gudmundsson già incanta alla Fiorentina, ecco perché all'Inter avrebbe fatto molto comodo
Impatto devastante con il mondo viola per il talento islandese. Quanto sarebbe servito a questa Inter...
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Non poteva esserci debutto migliore con la maglia della Fiorentina per Albert Gudmundsson: doppietta e prima vittoria in campionato per i toscani. Dopo un lungo tormentone estivo la gemma islandese è approdata in viola, ma il classe 1997 era stato a lungo accostato anche all'Inter di Simone Inzaghi. Il talento islandese ci ha messo veramente poco per mettere in risalto le proprie indiscusse qualità: si conquista un rigore appena entrato, lo realizza suggellando la parità, poi allo scadere realizza un altro tiro dal dischetto, con la sua consueta freddezza, regalando a Palladino la prima gioia in campionato. Oltre a ciò il suo ingresso è risultato decisivo per lo sviluppo della manovra e la connessione fra i reparti, oltre ad aver creato la superiorità numerica con i propri uno contro uno.
Gudmundsson già decisivo, quanto sarebbe servito a questa Inter…
L'impatto con il mondo viola mi fa sorgere una considerazione che era lecito proporre anche in fase di mercato: il talento del ventisettenne avrebbe fatto comodo a questa Inter? La risposta a questa domanda è molto semplice: sì. I nerazzurri in questo momento appaiono in difficoltà sopratutto in relazione a quanto fatto nelle scorse annate con Inzaghi. Una delle problematiche risulta essere la scarsa fluidità di manovra e la maggiore prevedibilità, inoltre quando i nerazzurri non riescono a sfondare con i movimenti e il gioco corale, un giocatore che crei la superiorità numerica risulta fondamentale. In quest'ottica l'Inter è una delle squadre con il minor numero di dribbling riusciti: chi meglio di Gudmundsson avrebbe potuto risolvere la situazione trovando il bandolo della matassa con le sue giocate?
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Il possibile assetto tattico
Nello scacchiere nerazzurro la collocazione del calciatore della Fiorentina non sarebbe stata una problematica, potendo sia sostituire i due attaccanti (Lautaro e Thuram) arricchendo il reparto con le proprie caratteristiche tecniche, sia coesistere con quest'ultimi con il conseguente cambio di modulo (3-4-1-2). Inoltre il talento islandese poteva fornire delle soluzioni molto importanti a Inzaghi anche a partita in corso, specialmente in partite più bloccate. In compenso la Fiorentina se lo coccola conscia che ha tra le mani un giocatore di raro talento, che va a completare un intrigante tridente offensivo con il rigenerato Kean e il funambolico Colpani.
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