Il padre di Djokovic è una furia: "Stanno calpestando il popolo serbo. Mio figlio simbolo delle persone oppresse e povere"
Continua a tenere banco il caso Djokovic-Australia. Dopo tante polemiche, il numero uno del tennis è attualmente fermo a Melbourne in attesa del verdetto delle autorità australiane sui problemi legati al visto.
Continua a tenere banco il caso Djokovic-Australia. Dopo tante polemiche, il numero uno del tennis è attualmente fermo a Melbourne in attesa del verdetto delle autorità australiane sui problemi legati al visto. La decisione arriverà probabilmente nella giornata di Lunedì 10 Gennaio 2022.
Il padre di Djokovic è una furia: "Stanno calpestando il popolo serbo. Mio figlio simbolo delle persone oppresse e povere"
Nel corso di queste frenetiche ore, alcuni esponenti della famiglia Djokovic hanno rilasciato delle dichiarazioni sulla vicenda.
Ecco le parole rilasciate ad alcuni media russi da parte del padre di Novak:
“Novak è lo Spartacus del nuovo mondo che non tollera l’ingiustizia, il colonialismo e l’ipocrisia. Djokovic è diventato il simbolo e il leader del mondo libero, un mondo di Nazioni e persone povere e oppresse. Potranno incarcerarlo stasera, incatenarlo domani, ma la verità è come l’acqua, perché trova sempre la sua strada. Novak ha dimostrato che puoi ottenere qualsiasi cosa se hai dei sogni, e condivide questi sogni con miliardi di persone che lo ammirano”.
Inoltre Srdjan ha aggiunto:
“Novak è tenuto prigioniero. Il nostro Novak, il nostro orgoglio. Novak è la Serbia e la Serbia è Novak. Stanno calpestando la Serbia e, così facendo, calpestano il popolo serbo. Il leader di quella terra lontana, Scott Morrison, ha osato attaccare Novak ed espellerlo prima che raggiungesse il loro Paese. Avrebbero voluto buttarlo in ginocchio, e non solo lui, ma la nostra bella Serbia. Noi serbi siamo un popolo europeo orgoglioso. Nella storia non abbiamo mai attaccato nessuno, ci siamo solo difesi. Questo è ciò che è Novak".
(Fonte: Open)