Barigelli (direttore Gazzetta): "I tamponi della Lazio? Il balletto dei test è inquietante"
Il giornalista attacca Lotito: "La questione è gravissima, si è spinto oltre in questa vicenda"
"Aveva ragione la Gazzetta. Lo dico certamente con orgoglio, ma anche con una punta di rammarico, perché la vicenda dei tamponi della Lazio è una delle pagine più opache vissute dal calcio italiano negli ultimi anni".
A dirlo è Stefano Barigelli, direttore della Gazzetta dello Sport, nel fondo che ha scritto per la rosea riguardo al caos tamponi in casa Lazio prima della partita contro la Juventus.
"Il balletto dei test, negativi se processati da un laboratorio fidato in Campania, invece positivi se processati da quello Uefa o dal Campus Biomedico di Roma, è inquietante - aggiunge Barigelli - Dopo aver tuonato che i giocatori erano tutti negativi e i tre indicati come positivi dal laboratorio romano (Immobile, Leiva e Strakosha) sarebbero scesi in campo, il medico della Lazio, Pulcini, ha deciso invece di rimandarli a casa ieri pomeriggio. Anche perché non poteva fare altrimenti. Essendo positivi a tamponi molecolari o andavano in quarantena da soli oppure ci andavano accompagnati dai carabinieri. Devono averglielo spiegato chiaramente, compresi i rischi che corre da medico sociale, perché la retromarcia è stata perfino grottesca. Invece la questione è gravissima. Lotito si è spinto talmente oltre in questa storia, da rendere perfettamente plausibile l’ipotesi di un intervento della magistratura ordinaria per fare chiarezza sui tanti punti ancora oscuri"