Una notte magica per Francesco Camarda. L'attaccante del Milan ha vissuto il sogno di ogni bambino che inizia a giocare a calcio, esordendo in Champions League contro il Bruges a meno di 17 anni e diventando così il più giovane italiano di sempre a debuttare nella competizione. Il classe 2008 aveva anche trovato la rete, scrivendo quella che sembrava una trama degna di Hollywood, prima che l'intervento del Var spegnesse l'entusiasmo di uno stadio intero. Poco male però, la sensazione è che di gol ne farà tanti da qui in avanti. Per ora la punta rossonera gioca in Serie C con Milan Futuro, ma dopo questo ingresso convincente a Fonseca qualche pensiero sta iniziando a venire. 

Milan, Camarda verso la convocazione col Bologna

Per Camarda, il tempo con la prima squadra sembra non essere finito qui, almeno per il momento. La pubalgia di Jovic e il problema alla spalla di Abraham lo relegano infatti come unico ricambio di Morata in vista della trasferta di Bologna. Fonseca si è detto soddisfatto dell'ingresso e dell'atteggiamento del ragazzo contro il Bruges, ed è dunque probabile che possa trovare spazio anche in Serie A, a distanza di quasi un anno dall'esordio con la prima squadra assoluta dello scorso anno. Il ragazzo va gestito con cautela, i tempi non vanno affrontati. Allo stesso tempo però, sarebbe giusto renderlo più partecipe con i grandi, per un discorso di esperienza e adattamento. Certamente non è ancora pronto per i più grandi palcoscenici, ma la strada sembra essere quella giusta. Il Milan ha tra le mani un talento cristallino, da custodire con cura e gelosia. Anche Paulo Fonseca avrà dunque il suo ruolo nel valutarlo e aiutarlo a crescere, tenendo conto della sua età da un lato, delle sue doti dall'altro.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca (ph. Image Sport)

Le parole del primo allenatore di Camarda

Per quanto tempo sia passato, il primo allenatore di Camarda, ai tempi dell'Afforese, non può che dirsi orgoglioso della crescita del suo ex giocatore. Massimo D'Amaro, che prima di tutti ha avuto sotto gli occhi il talento del giocatore rossonero, ha raccontato qualche aneddoto a TMW Radio:  

Lo abbiamo avuto in una Afforese che era un bambino, davvero talentuoso per la sua età. L'ho fatto giocare anche in porta io, per insegnargli le basi della scuola calcio e poi perché la prima cosa era il divertimento ma ha segnato anche da lì. E' uno grintoso, è sempre stato così. Da bambino, rispetto agli altri, era già più altro, già palleggiava e cercava il numero per superare l'avversario. Si notava subito per questo. Come carattere è molto agonistico, se andava sotto nel punteggio la prendeva sul personale e reagiva. E' un agonismo buono e vuole far vedere sempre qualcosa di buono e le sue emozioni. Siamo felici per il suo percorso. 

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