Il derby non regala vincitori: Sassuolo e Bologna si dividono la posta in palio. A Berardi risponde Dominguez
Finisce in parità il diciottesimo derby emiliano in Serie A tra Sassuolo e Bologna. Tanto agonismo e poche emozioni al Mapei
A chiudere il sipario sulla trentaquattresima giornata di Serie A, è il derby emiliano tra Sassuolo e Bologna. Un derby che vale un ottavo posto simbolico in classifica e il primato delle “altre”, in quanto entrambe sono ormai fuori da reali obiettivi ma non per questo questa sera mancherà lo spettacolo.
Il Sassuolo ha letteralmente cambiato passo da gennaio, riscattando di fatto una prima parte di stagione deludente e una classifica deficitaria, grazie e soprattutto al rendimento straordinario al Mapei Stadium, dove due settimane fa ci ha lasciato le penne anche la Juventus di Massimiliano Allegri.
Il Bologna, grazie alla gestione Thiago Motta, è stato protagonista di una stagione nella quale la salvezza, a distanza di tanti anni, non ha mai rappresentato un problema tant’è che a metà stagione ha anche cullato sogni europei salvo poi incappare in qualche passo falso di troppo. La vittoria manca da oltre un mese, due soli i punti raccolti nelle ultime quattro giornate.
Dionisi ha recuperato tutti, ad eccezione degli squalificati Pinamonti e Zortea. Chance dal 1’ per Bajrami, Laurentiè parte dalla panchina. Dal canto suo, il tecnico Italo-brasiliano ha recuperato Arnautovic, il quale però partirà dalla panchina. In attacco spazio a Barrow, supportato da Orsolini, Ferguson e Aebischer.
Queste le scelte ufficiali:
Sassuolo (4-3-3): Consigli, Toljan, Erlic, Ferrari, Rogerio; Frattesi (Thorstvedt), Lopez, Henrique (Harroui), Berardi, Defrel (Alvarez), Bajrami (Laurentiè). All. Alessio Dionisi
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Bonifazi, Lucumì, Cambiaso; Moro, Schouten; Orsolini (Arnautovic), Aebischer, Ferguson; Barrow. All. Thiago Motta
A partire meglio è il Bologna, dove l'alternarsi in attacco tra Aebischer e Ferguson manda letteralmente in confusione la retroguardia neroverde, almeno nei primi minuti. Sì, perchè dopo un inizio in sordina, complice l'aggressività dei felsinei, il Sassuolo guadagna metri col passare dei minuti e al minuto 14 sblocca subito il punteggio: Berardi punta e salta Cambiaso in area e fulmina Skoruspki con un destro sotto la traversa, sul quale nulla può il portiere polacco. Ci si aspetta una reazione rossoblù, supportata quest'oggi da oltre tremila tifosi presenti al Mapei, ma non è così.
Il ritmo superiore del Sassuolo, al cospetto di un Bologna molle, incanala la gara sul binario più congeniali alle caratteristiche della banda di Dionisi: il possesso palla reiterato. Qualche errore tecnico di troppo in fase di costruzione dei rossoblù spezzetta il gioco a ridosso della mezz'ora. Il Bologna sbanda e concede il fianco alle occasioni, nitide, dei neroverdi. Al 38' Henrique, servito in area dal solito Berardi, calcia debolmente e centralmente un rigore in movimento, neutralizzato a terra da Skoruspki. Gol mangiato, gol subito. Un gol che nasce da una vera e propria invenzione di Domiguez, il quale lascia partire un destro dai 20 metri che termina la sua corsa all'incrocio dei pali, inutile il tuffo di Consigli. E' di fatto l'ultima occasione di un primo tempo, che regala gol e tanto nervosismo.
La ripresa non regala tantissime emozioni. Poche occasioni e tanto agonismo. Entra meglio in campo il Sassuolo, bravo a dettare i tempi di gioco attraverso un'estenuante possesso palla, non altrettanto nel finalizzare. Non lasci ingannare però, perchè il Bologna sebbene sia rintanato nella propria metà campo, quando può prova a colpire di rimessa, come con Cambiaso al 54' che sfiora il palo alla sinistra di Consigli con un diagonale velenosissimo. Venti giocatori racchiusi in venti metri creano tanta densità in mezzo al campo. Densità che il Sassuolo prova a raggirare giocando in orizzontale, con la palla che passa inevitabilmente da destra, dai piedi di Berardi, i cui cross creano sempre una certa apprensione all'interno dell'area di rigore felsinea.
Il match non ne vuole sapere di accendersi, lo sa bene Dionisi, il quale prova a scuotere i suoi inserendo Laurentiè e Harroui, al posto di uno spento Bajrami e Mathias Henrique. Thiago Motta non resta resta a guardare e rispnde subito alle mosse neroverdi, lanciando Arnautovic nella mischia al posto di un'impalpabile Orsolini, con Aebischer spostato nella posizione del 7 rossoblù. L'ingresso dell'attaccante austriaco si fa sentire, tant'è che l'inerzia del match cambia. E' il Bologna a fare la partita alla ricerca del nuovo vantaggio. Proprio il 9 rossoblù decide di mettersi in proprio a dieci dal termine: protezione della palla e girata di sinistro da fuori area, tiro centrale e bloccato a terra da Consigli. L'ultima emozione di una ripresa anonima la regala Laurentiè, la cui punizione dalla trequarti per poco non trova la deviazione vincente di Alvarez. Al Mapei basta così: termina pari e patta tra Sassuolo e Bologna, in un derby tutto sommato equilibrato che regala un punto buono ad entrambe per muovere, seppur di poco, la classifica.