Beppe Bergomi ha rilasciato il proprio parere e la propria analisi sulla semifinale di ritorno, tra Juventus ed Inter, presso i microfoni di TuttoMercatoWeb complimentandosi con entrambe le squadre:

"È la partita più sentita, pochi dubbi. La Juve ha un'identità forte: può giocare bene o male, può non piacere, ma tutti remano dalla stessa parte".

LE INDIVIDUALITA' DELLA JUVE

"Ha la forza di questi grandi campioni di mettersi a disposizione e stare bassi, fare difesa di posizione e poi ripartire. Anche perché ha gente di gamba, anche a centrocampo, a partire da Rabiot".

CHE PARTITA SI ASPETTA

"La partita la fa l'Inter, di solito. Però la Juventus sta lì e concede poco, l'abbiamo visto anche in campionato: magari segna in contropiede e diventa difficile farle gol. Tendenzialmente l'Inter è più brava a giocare, ma più va in là va la partita e più le viene ansia, mentre la Juventus ha un'identità forte. Ce l'ha anche l'Inter, per carità, ma mi aspetto questo tipo di partita".

LUKAKU: SI O NO?

"Le sue parole dopo Empoli mi hanno fatto pensare, ha detto che la gente non sa che infortunio ha patito. Io ho avuto due compagni come Alessandro Bianchi e Riccardo Ferri che hanno subito dei brutti strappi muscolari: Bianchi non ha più giocato al suo livello, Riccardo ha dovuto rallentare e ha fatto tanta fatica per recuperare. Io mi chiedevo perché Lukaku, questo gigante da quasi 100 kg, non strappasse più: secondo me, nella sua testa ha sempre quella paura di farsi male. E quindi penso sia uno che debba giocare. Nella testa di Inzaghi, tocca a Dzeko, ma vediamo che scelta farà questa sera. Dipende molto dalle sue idee: tante volte ha una sorta di debito di riconoscenza verso i giocatori che l'hanno portato fin qui, però bisogna pensare a cosa è meglio per l'Inter e quindi farei giocare Lukaku".

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