Luigi De Siervo: la pirateria e i diritti TV
L'amministratore delegato della Lega esprime il suo parere sulla pirateria e sulla vendita dei diritti TV
L'amministratore delegato della Lega dal 2018 è ormai l'ex avvocato Luigi De Siervo ha rilasciato una lunga intervista presso il Corriere della Sera in cui ha spiegato la gestione dei diritti TV, gli errori della Lega e la pirateria nella visione del calcio italiano:
LA PIRATERIA
“Il ministro Abodi ha preannunciato l’impegno del governo: finora è mancata la norma per un intervento in maniera legale di spegnimento del segnale. Con le leggi attuali occorrono 15 giorni, invece, come succede per la pedopornografia, il segnale dovrebbe essere cancellato in un quarto d’ora. Come possiamo convincere le tv a investire oggi sulla serie A se non facciamo vedere prima del bando che operiamo in uno stato di diritto? Senza pirati, potrebbero arrivare nuove piattaforme”.
NUOVE RISORSE E SKY
“Le risorse servirebbero a commercializzare i diritti. La Lega potrebbe avanzare un’offerta diretta di contenuti al mercato. É una delle ipotesi che ci è stata raccontata ma sarà l’assemblea a decidere. Tra le idee suggestive ricevute c’è anche quella di acquisire altre piattaforme, come Dazn, da utilizzare per trasmettere il canale della Lega”.
CESSIONE DIRITTI TV
“Il bando resta la prima scelta, sarà strutturato a matrioska con 3-4 soluzioni differenti. Il canale mai come stavolta più che una minaccia rischia di essere una realtà. Siamo nelle condizioni di realizzarlo, il nostro centro di produzione di Lissone è più all’avanguardia di quello della Premier”.
IL MEA CULPA DELLA LEGA
“Quando era il campionato di riferimento non ha investito e non si è posta il problema di vendere i diritti all’estero. Ora non si può più perseverare, il nostro obiettivo è recuperare sulla Liga spagnola, abbiamo tutto per riuscirci”.