Pirlo rivela: “Campione Milan si faceva quasi imboccare dal cameriere, mangiava i Plasmon”
L’ex calciatore ha rivelato alcuni particolari all’interno dell’auto biografia “Penso quindi gioco”
L’autobiografia di Andrea Pirlo, “Penso quindi Gioco”, è ricca di particolari relativi alla vita da calciatore dell’ex Milan e Juventus. Ecco un aneddoto relativo al suo ex compagno di squadra nel Milan, Filippo Inzaghi, e un suo particolare vizio:
“Inzaghi e i Plasmon? Lui i Plasmon li mangiava per davvero, tutti i giorni, a tutte le ore, e noi lo sapevamo. Un neonato di quasi quarant’anni. Alla fine ne doveva per forza avanzare due e lasciarli sul fondo della confezione, non uno di più e non uno di meno: “In questo modo la congiuntura astrale sta dalla mia parte”. Il famoso allieamento dei pianeti e dei biscotti. “E per carità, non toccate quei due che restano, altrimenti cambia l’equilibrio”. Intestinale, probabilmente. Abbiamo tentato di rubarglieli in tutti i modi, senza successo. Li custodiva gelosamente, egoista nel passare la palla e nel condividere la merenda. Lo faccio per il vostro bene, i miei gol vi servono
Al di là del dessert per poppanti, vigeva una monotonia assoluta anche nella scelta degli altri suoi piatti: pasta in bianco con un pizzico di sugo rosso e bresaola a pranzo, pasta in bianco con un pizzico di sugo rosso e bresaola a cena. Un menu lungo una vita. A tavola si comportava come quando si trovava davanti al portiere avversario: faceva sempre la stessa cosa, senza fantasia ma con il massimo dell’efficacia. Durante i pasti stava seduto ad aspettare che il cameriere gli portasse le pietanze e quasi lo imboccasse, durante le partite che una palla in qualche modo gli carambolasse addosso e finisse in rete”.