Dopo la rimonta del suo Bologna contro i campioni d’Italia del Napoli, Thiago Motta analizza in sala stampa i miglioramenti e la forza del gruppo dei suoi giocatori assieme gli obiettivi personali e della società: “Oggi non siamo noi ad aver fermato il Napoli, ma il contrario. Gli errori individuali chiaramente ci sono stati ma fanno parte del gioco. Se avessimo buttato via la sfera l’avremmo persa e non avremmo fatto una grande gara. La cosa positiva è continuare a giocare dopo gli errori. Se dai palla al Napoli ti rovinano con il loro possesso. Abbiamo messo in difficoltà gli azzurri e avremmo potuto anche vincere la partita. Questo è importante per capire come confrontarsi alla pari con squadre strutturate per obiettivi più alti“.

Tra presente e futuro: “Il mio nome accostato alla panchina del Napoli? Non sto a pensare alle voci. Io penso all’oggi, al Bologna. E Bologna è una città fantastica. Ora voglio andare a casa a riposare e vedere le altre partite come faccio sempre non avendo la famiglia al completo con me. Da domani testa al Lecce. Dobbiamo pensare alla prossima partita per fare qualcosa di interessante. A Lecce ci giocheremo un posto in Conference e lo faremo con impegno per noi e per la nostra gente. Non siamo una squadra perfetta ma sul piano dell’impegno e della determinazione i miei ragazzi non hanno mai peccato. Anche la vicinanza e la contentezza dei nostri tifosi lo dimostrano”.

Sui singoli e sulla forza del team: “De Silvestri? È un grande uomo e per questo anche un grande giocatore. Non si può staccare l’uomo dal giocatore. Del futuro parlerò con lui e poi capirete cosa succederà. Con un grande uomo si parla prima internamente, poi all’esterno. Posso dire che Lorenzo ha una storia calcistica fantastica dettata anche dal fatto di essere una grande persona.

Sansone è entrato molto bene in campo come tutti quelli che subentravano dalla panchina. Abbiamo un gruppo fantastico, fatto di giocatori da un atteggiamento unico. E questo lo si vede poi in campo come avvenuto anche oggi. Nel futuro vedremo di scegliere le cose migliori per ognuno”.

Su Saputo: “Il presidente era contento oggi vedendo dalla tribuna la squadra. In realtà è contento dell’intera stagione. I ragazzi hanno sempre fatto il massimo sia in allenamento che in partita e per me è un privilegio allenare questo Bologna. Dalla salvezza in un momento complicato all’obiettivo ottavo posto? Quando sono arrivato ho iniziato a lavorare duro e ho sentito che anche la società e la squadra avevano le stesse intenzioni per costruire qualcosa di importante. Abbiamo avuto delle difficoltà durante la stagione ma i miei giocatori non si sono mai lamentati; hanno, invece, dato il massimo. Hanno uno spirito e una qualità che hanno reso possibile a me e al mio staff di fare il massimo e migliorare la posizione in classifica e le prestazioni in campo. Non ho bisogno delle motivazioni del presidente e di nessuno, perché io son motivato già di mio a migliorare di giorno in giorno. Col presidente ci siamo parlati in maniera franca e netta sul presente e sul futuro”. 

Sulle critiche ricevute durante la stagione: “Tutte le critiche, se costruttive e senza alcun interesse personale dietro, servono. Sta anche ai giornalisti avere la coscienza tranquilla. Io posso solo dire che oggi, vedendo la mia squadra giocare in questo modo contro il Napoli, sono contento. Sono convinto di ciò che stiamo facendo e del massimo che do anch’io per i miei ragazzi“.

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