L'Inter domina nel primo tempo, poi la Juventus reagisce e trova il pareggio con Ronaldo. I nerazzurri rallentano la corsa per un posto in ChampionsInter-Juventus non potrà mai essere una partita normale, nonostante l'enorme divario in classifica di 26 punti. A San Siro è andata in scena una gara molto intensa e ricca di emozioni, un bellissimo spot per il nostro calcio. Per i nerazzurri è un ottimo punto in vista della qualificazione Champions. Un piccolo passo che non da tranquillità ai milanesi: in caso di vittorie di Milan e Atalanta, tutto tornerebbe in discussione. Un pizzico di rimpianti può averceli la compagine di Spalletti, visto il dominio assoluto nel primo tempo. Il 4-2-3-1 è risultato propositivo: la posizione e la prestazione di Nainggolan ha creato molti grattacapi ad una Juve sorniona nel primo tempo. Il belga, che non ha mai amato il club torinese, è stato il protagonista assoluto, non solo per il gol che ha sbloccato l'incontro, ma anche perché è riuscito a garantire qualità alla manovra nerazzurra. Dopo le critiche ed i problemi di inizio stagione, l'ex Roma sembra essersi inserito a pieno ed ora è uno dei perni fondamentali di questa squadra. Ha deluso le aspettative Icardi, schierato a sorpresa dall'inizio da Spalletti al posto di Lautaro. L'ex capitano si è acceso solo a tratti al contrario di Perisic, decisamente più continuo: l'argentino non è riuscito a pungere la difesa juventina come spesso è capitato in passato.Inter straripante nel primo tempo, ma le colpe sono anche dei campioni d'Italia, che come spesso accade negli ultimi tempi, regalano un tempo agli avversari. L'iniziale 4-3-3 messo in campo da Allegri non ha portato a buoni risultati e allora il tecnico livornese ha ridisegnato la sua squadra con un 4-4-2. Mettendosi praticamente a specchio la Juve è riuscita a rinforzare le fasce, frenando l'onda nerazzurra. Il ritmo dei bianconeri è aumentato soprattutto nella ripresa. Cuadrado e Cancelo sulla destra riuscivano a scambiarsi più volte la posizione e questo garantiva molta freschezza sull'out destro, anche se l'ex Asamoah è stato autore di una prova pulita e molto convincente. Una Juve che sul piano mentale non avrà avuto le stesse motivazioni dell'Inter, ma la voglia di vincere e di far bene è il marchio di fabbrica di questo club, ma soprattutto di Cristiano Ronaldo. L'asso portoghese è riuscito a trovare il gol numero 600 della sua carriera con i club. Numeri spaventosi, di un giocatore fuori dal comune e che per l'ennesima volta ha dimostrato tutta la sua classe. La rete messa a segno è stata un'autentica meraviglia, impreziosita dall'assist di tacco di Pjanic. L'Inter avrebbe meritato di più, ma i bianconeri hanno dimostrato il solito cinismo, sfruttando al meglio una delle pochissime occasioni avute a disposizione. Poteva essere una sfida insidiosa con grandi rischi perché l’Inter aveva motivazioni e si giocava molto, invece i bianconeri non si sono lasciati distrarre e dopo un primo tempo difficile, con errori e tante, forse troppe disattenzioni, si sono ripresi ed hanno preso in mano la situazione rischiando seriamente di vincere nonostante le molteplici assenze. Questo pareggio ha dimostrato che la Juve non è in vacanza e forse ha aiutato le altre squadre a recuperare terreno sul terzo posto.
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