Commisso: "Inaccettabile quello che ha fatto Spalletti. I fiorentini non meritano di essere definiti razzisti."
Durante la conferenza stampa di oggi, Rocco Commisso ha parlato di molte tematiche, una su tutte, quella riguardo gli episodi successi in occasione di Fiorentina-Napoli.
Intervenuto in conferenza stampa, il presidente della squadra toscana, ha deciso di trattare nuovamente le polemiche che si sono sviluppate durante il match contro il Napoli. Ecco le dichiarazioni iniziali del presidente:
"I cori allo stadio? Non so cosa si possa fare, la leadership qualcosa potrebbe. Arrivando a Firenze fui il primo, ricorderete che mi hanno messo davanti una sciarpa con scritto "Juve merda" e non mi è piaciuto. Ricordo episodi con Dalbert, con Boateng... Dal primo giorno ho detto che il razzismo non sta dalla mia parte. Però esiste anche il razzismo degli italiani verso quelli del sud. Su Napoli io avrò sempre belle parole, sempre. Io però devo anche chiedere il rispetto dei miei tifosi, perché quello che ha fatto Spalletti non è accettabile. È andato incontro alla persona. Ai miei tifosi dico che ogni volta che succedono certe cose ci sono multe da pagare, stavolta 15mila euro. Quindi facciamo i bravi... I fiorentini non meritano questo, di essere definiti razzisti, e nemmeno i nostri tifosi".
Successivamente, il presidente della Fiorentina ha parlato anche della vendita di Vlahovic:
«Voglio parlare di Vlahovic, c’è chi ha detto che è stato un capolavoro: io la definisco un’operazione fenomenale. Ho visto tanti giocatori che si sono mossi a parametro zero, invece io ho venduto a 75 milioni di euro. La realtà è che se non lo avessimo venduto, ci saremmo rovinati. Oggi siamo in Europa e non abbiamo problemi finanziari, siamo ok per due anni. Il FFP sta cambiando, prima o poi si arriverà a un punto in cui non si potrà superare il 70% dei ricavi della squadra tra costi dei giocatori e ammortamenti. Adesso abbiamo messo a posto i conti, mentre Milan, Juve, Inter e Roma sono state sanzionate. I giocatori si comprano per poi venderli, il calcio è questo, il sistema è questo. E non si possono mettere soldi privati nel calciomercato, pur volendo»
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