Fresco di rinnovo dino al 2024, il difensore della Fiorentina, Cristiano Biraghi, ha spiegato la sua scelta di prolungare il suo impegno con la formazione viola, mirando gli obiettivi futuri. "Rinnovo? Sono stato contattato dalla società prima della fine della passata stagione, ho sentito la loro fiducia e la voglia di riportarmi a Firenze. Questo è stato importante e anche io volevo tornare. Il rinnovo è stato automatico, l'importante era la voglia di ricominciare. Ho prolungato fino al 2024. Dentro al rinnovo c'è un progetto a lungo termine, in quattro anni, insieme a società e presidente, vogliamo fare le cose bene. Il rinnovo è a lungo termine, in linea con gli obiettivi della società. Il ritorno a Firenze? Io dico sempre le cose che penso, non posso essere amato da tutti ma mi interessa poco. Dico sempre le cose per il bene mio e per il bene della squadra. Ho sempre lavorato tanto e credo in questo. Quando questo viene criticato mi dà fastidio ma vado avanti per la mia strada. Le critiche ci sono sempre, vanno trasformate in campo". Biraghi ha parlato anche del suo recente trascorso all'Inter, e dell'impegno di domani della sua Fiorentina in Coppa Italia contro il Padova: "Mister Conte penso che sia uno degli allenatori più bravi e preparati del calcio mondiale. Giocare a certi livelli, in Champions ed Europa League o lottare per traguardi importanti alza il livello di tutti i singoli giocatori. Padova? La Coppa Italia può essere un obiettivo importante, anche per l'Europa. Ci teniamo molto e vogliamo cercare di andare il più avanti possibile. Il Padova è abituato a vincere, l'ha fatto tante volte quest'anno. Prima del fischio d'inizio non esiste categoria".

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