Critica dura quella dell’ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, all’indirizzo di Andrea Agnelli e la sua Juventus. Intervistato da TMW Radio, Cobolli Gigli ha attaccato la società per le scelte di mercato fatte negli ultimi anni: 
 

“La mia è una opinione da tifosi della Juventus, la mia impressione è che il discorso fatto da Agnelli andava fatto 4 mesi fa. Nella Juventus esisteva in questi mesi di mancanza del presidente un rapporto non corretto, fluido, tra alcuni dirigenti, nella fattispecie il vicepresidente Nedved e Allegri. Nedved non va d'accordo con l'allenatore. Il vicepresidente può criticare ma toglie sicurezza su chi comanda. I giocatori in quel momento hanno cominciato a vivacchiare in attesa che succedesse qualcosa, magari che si cambi allenatore. Agnelli invece ha confermato che non arriverà, quindi i giocatori dovrebbero rendersi conto che chi comanderà sarà ancora Allegri. Questi giorni di ritiro potrebbero servire per chiarirsi le idee. Una squadra come la Juve non può avere un gioco così fiacco. E' inconcepibile che alcuni giocatori siano così disattenti, passivi, senza grinta e voglia di reagire a questa onta. C'è qualcosa che non funziona nella testa della squadra. Ci vuole la riaffermazione che il manico è tenuto da una sola persona, che il vicepresidente per un po' si occupi di altro, così si potrebbe ricaricare la Juventus. Ma se la Juve perde anche col Torino, difficile dire che si tiene Allegri fino alla fine. Sarebbe difficile far accettare al popolo una decisione del genere. Il massimo che la Juve può ambire è fare un campionato accettabile  arrivare quarti, ma è già una cosa difficile visto l'andamento attuale delle altre. Non sarà facile trovare spazi per potersi inserire. E' l'ultima spiaggia. L'alternativa di qualche settimana fa era l'idea di Nedved di mettere Montero e provare a ricaricare la squadra, ma alla società sta bene questa situazione e ora fidiamoci di questa valutazione. E' stata fatta una campagna acquisti sbagliata, con degli usati insicuri come Pogba e Di Maria. Avrebbero dovuto rilanciare la Juve ma per ora sono stati un fallimento. Maldini e Giuntoli trovano dei giocatori utili, di talento e a prezzi accettabili, noi non abbiamo mai fatto una cosa del genere. La nostra disgrazia è cominciata quando abbiamo preso Ronaldo a quelle cifre"

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