La Juventus centra l'ottavo successo consecutivo in campionato e vola in classifica. I bianconeri impressionano per mentalità e determinazione.Obiettivo raggiunto. La Juve sbanca la Dacia Arena e chiude come meglio non poteva questo mini ciclo di sette partite. Contro l'Udinese è arrivato il quarto 2-0 in dieci gare (vs Lazio, Frosinone, Udinese e Valencia). Un risultato che piace e non poco a Massimiliano Allegri, perché la sua Juve per la quinta volta non ha subito gol. Una squadra in salute e ben messa in campo. Rispetto ad inizio stagione il palleggio e la manovra bianconera sono migliorati: meno fretta e meno errori in fase di impostazione che stanno risaltando gli immensi valori tecnici. Come contro il Napoli anche con i friulani viene riproposto il 4-3-1-2. L'unica differenza è l'inserimento di Bentancur al posto di Emre Can. Velazquez invece sacrifica un esterno d'attacco e inserisce Barak dietro le due punte Lasagna e De Paul per provare a dare maggior peso specifico tra le due linee. Partita equilibrata tra le due squadre in avvio. Ci prova subito Ronaldo al sesto con conclusione deviata. Juve vicina al gol al ventesimo con Pjanic, che da circa 25 metri calcia in porta, ma la sfera termina fuori. Bentancur per la prima volta gioca da mezz'ala e trova il suo primo sigillo in maglia bianconera. L'uruguaiano riceve un pallone perfetto del solito Cancelo e con un preciso colpo di testa sblocca un match fino a quel momento molto equilibrato. Trovato il vantaggio la Juve non si accontenta e continua a macinare gioco. E poi c'è Ronaldo. Il portoghese non sembra essere distratto dalle voci fuori dal campo, anche se la settimana appena trascorsa è stata una delle più difficili per il numero 7 bianconero. Una prestazione importante condita dal gol nel finale di primo tempo che chiude virtualmente l'incontro. La quarta rete in campionato è una di quelle che rappresentano al meglio Cristiano: stop e sinistro letale che fulmina l'incolpevole Scuffet.Il doppio svantaggio stordisce l'Udinese di Velazquez che fino al primo gol si era dimostrata una squadra compatta. Per i friulani resta il rammarico di aver preso la prima rete su un'azione di ripartenza, sugli sviluppi di un calcio d'angolo a proprio favore. Il tecnico spagnolo passa dal 4-1-4-1 al 4-2-3-1, ma contro questa Juve c'è poco da fare. Anche se in un paio di circostanze si è resa pericolosa: prima con Barak che scheggia il palo e poi nel secondo tempo con Lasagna, il cui tentativo viene stoppato da Alex Sandro a Szcesny ormai battuto.  Nella ripresa Allegri inserisce Can al posto di Matuidi. I ritmi si abbassano e la Juve pensa più a gestire la palla che ad affondare. Con l'ingresso di Bernardeschi al posto di Dybala, cambia nuovamente il quadro tattico juventino che diventa un classico 4-3-3. Il tris potrebbe arrivare con Bernardeschi e Ronaldo, ma Scuffet, il migliore dei bianconeri friulani, in entrambi i casi nega il 3-0. La mentalità della Juve impressiona giornata dopo giornata. Ogni impegno viene affrontato con la massima serietà da parte di tutti, con una consapevolezza nei propri mezzi assoluta. Con il gol di Bentancur sono già nove i giocatori andati a segno in questi primi dieci match. Un sintomo di come il progetto tecnico stia funzionando e di quanto questo gruppo sia coeso e concentrato per raggiungere il massimo ogni gara. La settimana appena trascorsa è stata perfetta in campo, con le vittorie contro Napoli e Young Boys in Champions, meno invece fuori, con l'addio di Marotta e la questione extracalcistica che ha riguardato Ronaldo. Ora la sosta servirà a ricaricare le energie, non solo fisiche, ma sopratutto mentali. Dopo gli impegni delle Nazionali ci sarà un altro mese ricco di impegni, con quattro partite di campionato e la doppia sfida contro il Manchester United in Champions League.
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