Il giornalista sportivo Paolo Bargiggia, ha analizzato la situazione DAZN rilasciando le seguenti dichiarazioni sul suo portale ufficiale. Analisi profonda quella di Bargiggia, il quale si è pure sbilanciato sui possibili colpevoli del disastro DAZN. Ecco un estratto delle sue parole, raccolto da Area Napoli
 

“L’inizio della fine del calcio italiano ha una data e dei colpevoli. Rispondono ai nomi di Claudio Lotito, Steven Zhang e Andrea Agnelli; il periodo nero invece prende forma nel gennaio del 2021. La fine del calcio italiano che sta sconfinando nel ridicolo è rappresentato plasticamente dalla Farsa Dazn. Andata in scena per l’ennesima volta alla prima giornata di campionato. In particolare con i posticipi del sabato quando, su buona parte del territorio nazionale, era impossibile vedere i match sulla piattaforma streaming che la scorsa stagione e per 3 anni, fino al 2024 si era aggiudicata i diritti tv della Serie A".

“L’aspetto curioso è che, sino a quel momento, l’ottimo ed innovativo lavoro dell’allora presidente di Lega Paolo Dal Pino, aveva portato ad una convergenza di pensiero e di voti  (ne servivano 14 su 20) sull’ingresso dei fondi di investimento che, a loro volta, avrebbero portato alla costituzione di una Media Company gestita da super manager esterni e specializzati nel settore, che trattasse in proprio e con profitto maggiore i diritti tv con i vari broadcast".

IL RUOLO DI LOTITO - "Ma allora, siamo appunto nel gennaio del 2021, un Lotito smanioso di potere ma, per la prima volta veramente  fuori dai giochi, cominciò il boicottaggio dei Fondi di Investimento per non perdere ulteriore terreno e Dazn, diventò lo sciagurato grimaldello per vincere quella battaglia. Già, perché allora, il prode presidente della Lazio stava davvero messo male dentro ai principi innovatori portati avanti dalla maggior parte dei club di A".

CASUALITÀ? - Guarda la casualità, in quei giorni, Juventus su tutte e Inter accodata, stavano per entrare nella famigerata e tragica Superlega che tante battaglie ha procurato con i vertici dell’Uefa. Bene, anzi male. Perché qui c’è stato il clamoroso voltafaccia di Andrea Agnelli. Un sostenitore dei Fondi della prima ora che, ad un certo punto, prendendo suggerimenti da Florentino Perez e dagli altri padri fondatori della Superlega, aveva bisogno di una Lega calcio debole, come in tutti i campionati europei del resto, per far passare lo sciagurato Progetto".

"Allora, dietro front e voltafaccia di Juve e Inter che, improvvisamente, mollano il progetto Fondi e si alleano con Lotito e gli altri ribelli (Fiorentina, Verona, Atalanta, Napoli, Lazio) che ribaltano gli equilibri di forza e fanno saltare il progetto per un loro interesse superiore e. ovviamente di Lotito che non vede l’ora di ritrovarsi con numeri e alleati simili. Da li, l’offerta migliorativa di Dazn su Sky. All’incirca 60/70 milioni in più, facilmente colmabili e superabili se solo si fosse creata la Media Company. Con  il calcio italiano che a quel punto si butta nelle mani della improbabile piattaforma streaming".

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