Juventus, Thiago Motta è contento: "Fonseca grande allenatore. Punto molto positivo"
Le parole del tecnico dei bianconeri in conferenza stampa al termine di Milan-Juventus
Al termine di Milan-Juventus, il tecnico dei bianconeri Thiago Motta, come di consueto ha parlato in conferenza stampa, analizzando il match appena concluso. Diversi i temi trattati: dal punto portato a casa, fino alla soddisfazione per quanto espresso a Leao… Di seguito le parole del tecnico della Juventus.
Le parole di Thiago Motta sul risultato e la partita
Un punto e continuità al lavoro che stiamo facendo. Punto molto positivo, ne ho parlato anche in spogliatoio. Al di là di chi gioca, si vede una squadra che è compatta. I giocatori lasciano gli obiettivi personale da parte, per aiutare la squadra in tutte le fasi di gioco. Mi fido tantissimo dei miei giocatori. Soprattutto nei momenti di difficoltà, si aiutano tutti. Il Milan è molto duro da affrontare in campo aperto, ma noi abbiamo fatto una grande partita
Sulle assenze di Vlahovic e Nico Gonzalez
Vlahovic lo recuperemo, Nico vediamo per le prossime partite. Non possiamo saperlo se ci fossero stati cosa sarebbe successo
Sulla preferenza per il 4-4 o lo zero a zero con il Milan
Io non ho preferenze. Voglio vedere la squadra che sta bene in campo, che legge bene il gioco. Io ho visto la mia squadra molto bene".
Le parole di Motta su Leao, Fonseca e Mckennie
Grande giocatore Leao. Esprimo quello che penso, l'ho detto anche quando sono stato sfavorito dal rosso a Coincecao. Non voglio fare polemica. Penso sia difficile per tutti: capisco l'arbitro, il guardalinee: è una giocata troppo veloce, 80mila persone che ti fischiano non aiutano. Non è niente contro il giocatore, ma è una situazione in generale
Le parole del tecnico su Fonseca e l'atteggiamento del Milan
Fonseca è un grande allenatore e ho grande rispetto del suo lavoro. Il Milan è una grande squadra che ha affrontato una grande squadra. Io capisco le esigenze dell'esterno, ma un solo errore può cambiare le cose. Non mi permetterò mai di fare critiche all'avversario, perché ho grande rispetto per il mister e per il Club".
Su Mckennie
Non era un esperimento e non era un falso 9. L'unico falso 9 era uno che sapeva fare tutto: Messi. McKennie può giocare in tante posizioni
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