Rodrigo De Paul (ph. Twitter Udinese Calcio Official)

Dodicesimo posto in classifica e una sconfitta rimediata in casa contro il Benevento di Inzaghi: si chiude così il 2020 dell'Udinese e, tra i suoi protagonisti, c'è anche l'argentino Rodrigo De Paul. Intervistato dai microfoni di Sky Sport, il centrocampista dei bianconeri ha affrontato diversi argomenti: dal suo rapporto con Udine, al possibile futuro lontano dalla città friuliana, oltre che del capitano della sua Nazionale, Lionel Messi, e delle squadre che si possono considerare al vertice del calcio europeo.

De Paul, classe 1994, ha raccontato delle soddisfazioni che ha raggiunto con la maglia dell'Udinese, ma non nasconde la voglia di voler provare l'emozione di giocare in una delle competizioni europee che conta, quella della coppa dalle grandi orecchie: "Dev'essere pazzesca la sensazione che si prova giocando un quarto o una semifinale di Champions League. Sono certo che prima o poi ce la farò anch'io, se uno lavora bene riesce a raggiungere i propri obiettivi", ha dichiarato a Sky Sport. "Voglio arrivare preparato a quel momento, ma non voglio forzare nulla e andrò via da Udine al momento giusto".

Argentino, proprio come Messi, il centrocampista dell'Udinese ha descritto il suo capitano come il "più grande", ovvero un vero e proprio leader che sa come aiutare i suoi compagni a crescere: "Nella mia carriera ho avuto come compagni di squadra alcuni calciatori che erano capitani solo a parole, altri invece erano davvero un esempio per tutti. Come Messi, che guida la nazionale: è il più grande", ha dichiarato De Paul. "Si impara molto accanto a lui, abbiamo un rapporto molto bello e quando segno mi manda sempre i suoi complimenti. Mi ha fatto fare un passo in avanti a livello mentale, mi spinge a migliorarmi sempre di più e a non accontentarmi mai". 

E sulle squadre che reputa le migliori in Europa, il giocatore argentino ha citato anche un'italiana: "Le regine d'Europa? Penso subito al Bayern Monaco, ma non solo: anche il PSG ha una qualità pazzesca. Poi ci sono le solite squadre come Barcellona (che ha sempre in uomo in più, Messi, è come se giocassero in 12), poi Real Madrid e Juventus". 

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