Soriano e Orsolini (doppietta) fanno volare il Bologna. Lecce piegato al Via del Mare
Soriano e Orsolini (doppietta) piegano il Lecce. Babacar e Farias riaprono il match nel finale ma non basta. Al Via del Mare finisce 3-2 per il BolognaNel pomeriggio della 17^ giornata di A, a fronteggiarsi allo stadio Via del Mare sono il Lecce di Fabio Liverani e il Bologna di Sinisa Mihajlovic, presente, quest’ultimo, in panchina, tra le mura del team salentino. Se i giallorossi, sedicesimi in classifica e reduci da una sconfitta e un pareggio in campionato, non possono di certo perdere ulteriori punti, i rossoblu, dodicesimi in graduatoria, vogliono di certo dar seguito alla bella prestazione messa a referto nell’ultima gara vinta al Dall’Ara contro l’Atalanta. Davanti al 4-3-1-2 disegnato da Liverani, Mihajlovic risponde schierando i suoi con il consolidatissimo 4-2-3-1: se Mbaye, Denswil, Bani e Tomiyasu sono a protezione di Skorupski, Poli e Medel fanno da filtro in un centrocampo a due alle spalle della trequarti formata da Sansone, Soriano e Orsolini; Rodrigo Palacio unico terminale offensivo. Il primo tempo è un autentico tiro a bersaglio del Bologna verso la porta difesa da Gabriel. I felsinei, infatti, collezionano ben sette nitide palle-gol prima di trovare il gol del vantaggio: al 16’ Palacio, pescato bene da Soriano tra le linee, si fa ipnotizzare dal portiere giallorosso, bravissimo a chiudere lo specchio della porta e sventare la minaccia. Al 18’, è ancora il Trenza a sprecare malamente la palla del vantaggio dopo un’azione in verticale firmata Soriano-Sansone: il traversone d’esterno dell’esterno rossoblu è un assist al bacio per l’attaccante argentino che, però, di testa, indirizza la sfera tra le braccia di Gabriel. Una manciata di secondi più tardi, tocca a Poli fallire un rigore in movimento calciando fuori un diagonale basso di destro per l’incredulità di Mihajlovic e di tutta la panchina felsinea. L’unico squillo dei padroni di casa si fa registrare al 27’, quando il calcio d’angolo battuto dalla sinistra dai salentini diventa una potenziale occasione da gol per Babacar; il numero 30 ex-Sassuolo, nonostante l’assenza di marcatura in area, impatta male di testa la sfera, che rotola lontana dal palo presidiato da Skorupski. A riavviare il nastro delle palle-gol della formazione allenata da Mihajlovic è, al 32’, ancora Palacio, che di testa spizza sul secondo palo la punizione calciata dalla sinistra da Sansone; Gabriel è monumentale nel rispondere presente con un gran colpo di reni. Due minuti più tardi, Orsolini colpisce la traversa dopo una ripartenza 3 vs 1 del Bologna. Al 37’, l’ennesima palla persa da Tachsidis al limite dell’area di rigore giallorossa regala un’occasione ghiottissima a Poli, che spara alto di destro da ottima posizione. A salire, oltre al numero di occasioni da gol del Bologna, è l’agonismo delle squadre in campo: nel 41° giro d’orologio, infatti, a finire con merito sul taccuino di Abisso sono Tachsidis e Medel, con quest’ultimo che perde letteralmente le staffe dopo il fallo subito dal greco mandando a quel paese l’avversario e persino il proprio allenatore, entrato in campo per placare gli animi. Pochi secondi dopo, Denswil arriva all’appuntamento con la sfera sull’angolo battuto dalla destra da Orsolini; a salvare sulla linea stavolta è Petriccione. Liverani capisce le difficoltà dei suoi e li invita ripetutamente a salire di baricentro. Nulla da fare però, per il Lecce, che si ritrova sotto nel punteggio dopo 43 minuti di grande sofferenza: Sansone, sulla sinistra, salta netto Rispoli e mette al centro un traversone rasoterra che attraversa l’intera area salentina prima di finire sul sinistro di Orsolini, glaciale nel trafiggere Gabriel per il 2-0 rossoblu. Abisso, dopo un solo minuto di recupero, manda le squadre negli spogliatoi.Nella ripresa, Liverani opta per il primo cambio dell’incontro: fuori l’abulico Tachsidis, dentro Shakhov. Al 53’, i padroni di casa si portano pericolosamente in avanti con Falco, il cui traversone genera una serie di carambole pericolose che però portano a un nulla di fatto. La risposta del Bologna denota, invece, il giusto cinismo per la realizzazione del gol del raddoppio: Palacio allunga bene la squadra emiliana col solito movimento in verticale, riceve palla dalle retrovie e serve un assist al bacio a Sansone; l’esterno italo-tedesco centra in pieno Gabriel ma sulla ribattuta, Palacio è intelligente e altruista nel cedere a Soriano una nuova occasione per il 2-0 e il numero 21 risponde alla grande sparando di prima la palla dove Gabriel proprio non può arrivare. Al 60’, tra le fila giallorosse, Tabanelli deve lasciare il posto a Farias. Il risultato? L’ennesimo errore tecnico dei ragazzi di Liverani, piegati per la terza volta davanti al disappunto dell’intero Via del Mare: Orsolini ringrazia, punta Calderoni, lo salta con un doppio passo ubriacante e insacca di destro sotto l’incrocio il 3-0. La risposta del Lecce è affidata, al 69’, alla testa di Babacar, che, servito da Farias sul secondo palo con un traversone forte e tagliato, manca l’appuntamento col gol spedendo fuori e non di poco la sfera. Dall’altra parte, Sansone manda al parco due rivali con un bel gioco di gambe palla c’è-palla non c’è, ma si fa ipnotizzare dall’ottimo Gabriel sul più bello. Al 76’, Mihajlovic richiama in panchina Andrea Poli; dentro, al suo posto, Schouten. Liverani, dall’altra parte, decide di inserire ulteriori centimetri nel reparto offensivo dei suoi, spedendo sul terreno di gioco La Mantia; a farne le spese è Filippo Falco. Il Bologna si rilassa troppo e all’86’ Babacar riapre le marcature con un gol in spaccata che, però, serve a poco. L’entrata in campo di Svanberg e al posto di Soriano precede il gol del 2-3 del Lecce: Farias, al 91’, infiamma l’incontro con una giocata delle sue e batte Skorupski con un destro di precisione che finisce nell’angolino. Mihajlovic è una furia e sostituisce Palacio con Santander. Le ammonizioni di Schouten e Calderoni chiudono il tabellino del match del Via del Mare: il Lecce conclude il 2019 con una brutta sconfitta davanti ai propri spettatori che vale la terzultima posizione in graduatoria. Il Bologna, seppur con qualche brivido di troppo, conquista la seconda vittoria consecutiva e vola all’8° posto in classifica a quota 22 punti totalizzati.
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