Il giorno del Giudizio si avvicina per la Juventus. Domani, a partire dalle ore 14.30, dinanzi alle Sezioni Unite del Collegio di Garanzia dello Sport, si terrà l’udienza di discussione dei ricorsi presentati dalla Juventus. I ricorsi sono contro la penalizzazione di 15 punti, inflitta alla società, e contro le inibizioni (da 8 a 30 mesi) inflitte all’ex presidente Agnelli e ai suoi dirigenti. Era stata la Corte federale d’appello a condannare i bianconeri. Quella stessa Corte federale d’appello che, pochi mesi prima, aveva invece prosciolto la Juventus, così come gli altri club coinvolti nell’indagine-plusvalenze. 

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Ecco i motivi per credere nella cancellazione del -15

Ecco di seguito, secondo Tuttosport, i nove motivi per credere nella cancellazione del -15 per la Juventus: 1- Secondo i bianconeri la richiesta di revocazione era inammissibile poiché gli atti trasmessi dalla Procura di Torino non erano fatti nuovi tali da sovvertire la cosiddetta “ratio decidendi”. 2- Le difese lamentano lo scarto che c’è stato tra l’oggetto della contestazione e la sentenza. Il procuratore aveva deferito per illeciti sportivi: valutazioni artefatte di giocatori per ottenere maggiori plusvalenze a bilancio. 3- La Juventus è stata condannata per aver “camuffato” delle permute in operazioni indipendenti, violando così la regola contabile dello IAS 38, che vieterebbe di iscrivere a bilancio la plusvalenza derivante da una operazione di permuta di attività immateriali. Difesa: trattasi di un principio contabile non applicabile. 4- La Juventus è stata condannata per avere effettuato delle plusvalenze artificiali (sono state esaminate 15 operazioni): trattasi però di un illecito non previsto dall’ordinamento sportivo. 5- La Juventus lamenta la mancata valutazione di alcuni elementi difensivi (il contesto di alcune intercettazioni, la spiegazione di alcuni documenti) che avrebbero determinato il proscioglimento dei deferiti. 6- La nota 14-4-2021 è un carteggio tra Covisoc e Procura che è stato desecretato solo dopo la sentenza, previa coinvolgimento della Corte di Cassazione. La carta si è rivelata ininfluente, ma il fatto che la Corte Costituzionale abbia certificato che bisognava produrla. 7- La Juve contesta la penalizzazione in classifica (ai sensi dell’articolo 4), considerando che era stata deferita ai sensi dell’articolo 31 comma 1, che prevede solo una ammenda. Per il principio di specialità, a quello ci si sarebbe dovuti attenere. Peraltro: perché 15 punti e non 10 o 16? 8- La Juventus lamenta di essere stata penalizzata per responsabilità oggettiva ai sensi dell’articolo 6, cui però non si fa mai riferimento. 9- Il club ritiene infine che, nel dare i 15 punti di penalizzazione, non sia stato tenuto conto - quantomeno come attenuante - della presenza di uno specifico impianto normativo all’interno del club volto a tracciare i criteri di valutazione delle prestazioni sportive dei calciatori.

 

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