"Bisogna puntare in alto, l'Europa è alla nostra portata". A mercato chiuso, e a Kyriakopoulos giunto, la cosa divertente è che lo stesso è automaticamente diventato un "maigoduto" (cioé, nella demenziale geografia rossoblù di quella che è diventata - Bologna - una buca senza fine, uno che vorrebbe godere: andrebbe chiamato, più propriamente, un aspirante godente. Troppo complicato, restiamo nella comfort zone delle etichette coniate quando c'era il progetto, le favole si leggevano alla sera e non si realizzavano la mattina, e così via) grazie alle parole pronunciate in conferenza stampa. Libere, come fosse uno che é andato in un paese in cui non c'é il lager preventivo per le dichiarazioni fuori registro: forse credeva di essere sotto l'Acropoli a prendere il sole e mangiare moussaka, pensava di essere andato, chessò, dal Sassuolo all'AEK. No, è venuto a Bologna, dove il Minculpop casteldeboliano è all'erta per ogni craterino che nasce sulle pendici dell'Etna. Sulla attentissima e controllatissima comunicazione (eseguita con professionalità, e non scherzo, dai ragazzi dell'ufficio stampa) il Bologna ha costruito la sua stabilità, ovvero risultati complessivamente modesti e, come ha detto Kyria, sotto una linea logica ma un Mare di Tranquillità avvolgente che cloroformizza qualunque cosa. Sono stati bravi, e non prendo in giro nessuno. E hanno trovato, ora, un allenatore che fa punti - roba non banale - e che alla domanda "scusa, tu sei Thiago Motta ?" risponde "io penso allo Spezia". Perfetto allievo del corso di comunicazione tenuto dai docenti Fenucci e Di Vaio. Tanto bravi da coinvolgere il nuovo responsabile area tecnica nell'inedito ruolo di pompiere proprio dopo le "incendiarie" - as  fa par dir... - parole del terzino ellenico. 

Giovanni Sartori ha irriso alle "birichinate" dei giornalisti - essendo persona educata, oltre che competente, ha usato un termine tanto antico quanto simpatico - forse dimentico di cosa gli è capitato nella sua vita precedente, cioé di portare a casa Zapata, Muriel e tutta la carrettata di giovani costosi e di prospettiva che hanno reso il team di Gasperini una seria alternativa alle grandi. Come, direttore, a Bergamo possono e qui dobbiamo accontentarci del fantasmatico obiettivo dei 52 punti (raggiungibile, ora: meno prima. Poi, una volta raggiunto?)?

La realtà è che non ci sono proprio le condizioni per attrezzarsi per l'Europa. Per dirne una, non penseremo seriamente di andarci con una diga centrale fatta dagli onesti Soumaoro - miglioratissimo sul piano del palleggio: bravo il tecnico -, Lucumi, Sosa e Bonifazi? Chi li paga i 4-5 rinforzi indispensabili per crescere di competitività?

Intanto, zitto zitto, il nostro coach italo brasileiro - che in conferenza stampa bordeggia, ma è in ottima compagnia - sta sfatando il teorema saputiano secondo il quale si perde una partita su due. Sconfitte e vittorie sono in equilibrio, e pochi i pareggi. Almeno c'é un certo gusto a vedere i match, tanto che papà Joey e figlio erede designato sono stati colti esultanti al gol di Orso. Prima si percepiva spesso uno sguardo distratto sul cellulare. Comprensibile, mi sono distratto tante volte anch'io. 

Sullo stadio le ultime notizie sono che si sta tentando di allinearsi al centenario del Littoriale che cade nel '27, magniloquente inaugurazione al cospetto di Vittorio Emanuele e del Re di Spagna (con 4 giocatori nostri in campo: così, per dire...). Forse la tecnica, molto agevolata dalla complessità dell'iter amministrativo, è "chi la slònga la scapa", nel senso che la speranza può essere sempre che intervenga sempre lo Stato a mitigare i costi crescenti. Se arrivassero - dalla Meloni - i 50 milioni ipotizzati si tornerebbe a un equilibrio finanziario pre-pandemia: 40 il Comune, 50 Roma, appunto, e 80 Joey. Sostenibile? Zero. Però un gran bel segnale, continuo a pensarla così. 

Quanto poi di queste problematiche sia presente a chi legge o ascolta non so. Ho sentito ascoltando una emittente radiofonica che la Premier ce l'ha con il canadese perché con le sue risorse sottrae potenziali acquisti. Che non faremmo, peraltro. Ma tutto ciò è meraviglioso e molto bolognese. Purtroppo, mi verrebbe da aggiungere.

Chiudo con una battuta e una considerazione seria. La battuta è che, una volta tanto, Saputo batte Zanetti 1-0, Kyriakopoulos fronteggia gli zero acquisti sul fronte virtussino. Errore o calcolo giusto, lo vedremo in fondo. Di sicuro per salire nella classifica degli acquisti di valore, a conteggi calibrati sulla forza dei singoli sport, Joey deve alzare i giri parecchio. Certo, sport diversi, cifre diverse, per esempio da un lato ci sono diritti tv e dall'altro puro mecenatismo. 

La considerazione seria è che il "buridon" scatenato dalle dichiarazioni di Giletti su Mihajlovic e il Bologna (ha difeso il club, che continuo a pensare che verso il serbo si sia comportato non bene, ma benissimo) conferma che utilizzare web e social su questioni molto delicate e molto personali sia, di base, un errore. Tutti dovrebbero riflettere su questo e abbassare i toni. Questo non cancella gli atti di signorilità avvenuta. 

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