Castillejo: "Sono rimasto a Milano per proteggere la mia famiglia. Preoccupato per i Maldini"
Covid-19, parla Castillejo: "Preoccupato per Paolo e Daniel. Sogno di rivedere presto la passione dei tifosi in un San Siro pieno. A casa mi alleno con..."
Dalla preoccupazione per Paolo e Daniel Maldini agli allenamenti anomali sostenuti a casa, dal rapporto con Pioli alla decisione di non tornare in Spagna dalla propria famiglia. Samu Castillejo ha fatto il punto della situazione a Sky Sport 24: "La preoccupazione per il nostro Direttore dell'area tecnica e per suo figlio c'è, speriamo che nessun altro compagno risulti positivo. Ho sentito Daniel, mi ha detto che non ha sintomi quindi speriamo vada tutto bene". L'attaccante spagnolo del Milan ha chiarito, quindi: "Sono rimasto a Milano per non mettere in pericolo la mia famiglia. Non è facile né per loro né per me stare lontani in questi giorni difficili, ma era la decisione più giusta. Spero passi tutto il prima possibile". Anche perchè, tornando al calcio, nel sostenere il training quotidiano tra le mura di casa le difficoltà non mancano: "Mi sto allenando tutti i giorni - rivela Castillejo -, il club ci ha mandato un programma di lavoro, ma non ho attrezzi a casa e così mi tocca lavorare sui bicipiti con i sacchetti della spesa. Tutto serve, se hai voglia di allenarti qualcosa la trovi". L'esterno di Malaga ha parlato anche del rapporto con Pioli, definendolo "un grande allenatore" e augurandosi "di averlo alla guida del Milan anche la prossima stagione", prima di chiudere il proprio intervento rivelando un desiderio personale, quello di "vedere di nuovo San Siro pieno, con tutta la passione con cui i tifosi vivono le partite".
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