Ieri da una parte i presidenti di A hanno scelto Gaetano Miccichè come nuovo presidente e dall'altra Gigi Di Biagio ha iniziato il suo periodo da ct della Nazionale

- di Marco Vigarani -

Lunedì intenso e produttivo quello appena lasciato alle spalle dal calcio italiano che nella stessa giornata ha trovato finalmente un presidente per la Serie A e dato il via all'avventura del nuovo ct della Nazionale.Partiamo dalla vera e propria impresa riuscita al commissario Malagò che ha riunito dopo mesi di lotte interne le società del massimo campionato attorno alla figura di Gaetano Miccichè. Emerso da una lista che comprendeva una decina di nomi, il nuovo vertice del calcio italiano d'elite arriva dal mondo delle banche e ha subito spiegato le basi del suo progetto: "Porto idee, entusiasmo e serietà per fare in modo che questo mondo del calcio diventi una realtà in cui si possano perseguire gli interessi di tutti. Intendo far aumentare ricavi e profitti delle società trovando soluzioni adatte a valorizzare e sviluppare il calcio italiano che è il migliore al mondo. Qui infatti abbiamo qualcosa di unico: il binomio tra grandi squadre e grandi città come Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Torino, Genova, Venezia che possono offrire anche chiese, musei e ristoranti".Affiancato da Oriali e Costacurta, a Coverciano è poi arrivato il momento della prima conferenza stampa del ct azzurro Gigi Di Biagio che ha detto: "Questa per me è una possibilità da sfruttare al massimo, mi gioco qualcosa e cercherò di mettere in difficoltà i vertici. Soprattutto però dobbiamo rilanciare la squadra e ridare passione a tifosi che credo siano incuriositi da queste due gare nonostante la grande delusione di novembre. Si può ripartire e ricreare una Nazionale importante perché abbiamo giovani che stanno crescendo e quelli che ho chiamato devono dimostrare di essere pronti. Che idea di calcio ho in mente? Avere coraggio, andare a offendere gli avversari, pressarli alto mantenendo il giusto equilibrio: semplicemente non avere paura di affrontare giocatori di alto livello anche nella loro metà campo. Dirlo a parole è semplice, cercheremo di farlo. E se non ci riusciremo, avrò le mie responsabilità".
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