I francesi partono da favoriti in un girone semplice, sulla carta, e  per vincere questo mondiale russo. Nello stesso gruppo solo la Danimarca sembra poterli impensierire

-di Giuseppe Cambria-

È di nuovo tutto nelle loro mani. Dopo un europeo giocato in casa, con tutti i pronostici a favore, miseramente mandato in fumo contro un Portogallo che aveva a disposizione un potenziale tecnico di gran lunga inferiore a quello dell’organico dei Bleus (Cristiano Ronaldo a parte), la Francia può cercare il riscatto. Nel girone C non sembrano esserci rivali all’altezza (Danimarca, Australia e Perù) di una squadra che con gli esclusi dalle convocazioni (sono rimasti a casa Benzema, Rabiot, Lacazette, e Payet tra i tanti nomi altisonanti) per la spedizione in Russia poteva benissimo creare un’altra formazione e competere in parallelo. Ma vediamo nello specifico le quattro squadre del girone C.Francia- La squadra di Deschamps è la grande potenza del girone. Non dovrebbe trovare difficoltà per una qualificazione tranquilla, se guidata a dovere dai suoi campioni. Ma ricordiamoci che anche un grande condottiero francese, Napoleone, in Russia trovò una cattiva sorte, e ciò non è di buon auspicio. A centrocampo Paul Pogba è il nome che riceverà più attenzioni e responsabilità, e ad affiancarlo dovrebbe esserci lo juventino Matuidi. In avanti c’è l’imbarazzo della scelta tra Mbappé, Griezmann, Dembélé e Lemar: un parco attaccanti che arriva a valere quasi un miliardo di euro. Una Francia costosa che deve però mostrare il suo effettivo valore in campo. Formazione probabile (4-2-3-1): Lloris; Sidibè, Varane, Umtiti, Mendy; Kantè (Matuidi), Pogba,  Mbappè, Giroud, Lemar, Griezmann. Danimarca- La nazionale nordica è sempre stata un'ottima outsider, ruolo che ha svolto al meglio in quell’europeo del 1992 vinto contro la Germania. Guarda caso in quel anno si ritrovò nello stesso girone della Francia  che fu tagliata fuori dalla fase a eliminazione diretta proprio dai danesi, arrivati davanti al secondo posto. La storia può ripetersi, come ben sappiamo. Ma la Danimarca di fatto compete a pieno titolo per passare questo girone, almeno da seconda. Serviranno il figlio d'arte, Kasper Schmeichel, che l'impresa l'ha già compiuta con il suo Leicester vincendo due anni fa la Premier League , la stella del Tottenham Eriksen e company . In difesa ritroviamo il  pilastro ex Roma Simon Kjaer, mentre è all’esordio al suo primo mondiale in nazionale la punta dell’Atalanta Cornelius. Da tenere d'occhio il classe 95 Pione Sisto, esterno d'attacco ugandese naturalizzato danese, con un ottimo dribbling. Un nome "papesco" che potrebbe favorire il miracolo. Formazione probabile (4-2-1-3): Schmeichel; Stryger Larsen, Christensen, Kjær, Bjelland; Kvist, Delaney, Eriksen; Sisto, Poulsen, Dolberg(Cornelius).Perù- i sudamericani tornano al mondiale dopo 32 anni (quell'ultimo mondiale lo vinse l'Italia) e portano in campo una rosa che non sembra pronta per una competizione di questo livello. I ragazzi di Gareca militano quasi tutti nel campionato peruviano,a un  livello di calcio ben lontano dallo standard europeo, ma il calcio peruviano è sempre stato abbastanza frizzantino da poter riservare qualche sorpresa. Solo i centrocampisti André Carrillo (Watford) e Renato Tapia, 22enne del Feyenoord, giocano a livelli superiori. Convocato anche una vecchia, fuggente, conoscenza italiana, Andy Polo, ex giocatore della primavera dell’Inter. A trascinare tutti troviamo invece le vecchie glorie peruviane, fuori dal giro  da un bel po’, gli over 30 Jefferson Farfan ex Schalke 04 e il bomber Paolo Guerrero ex Bayer Monaco, rientrato in anticipo da una squalifica per doping (cocaina). Formazione probabile (4-2-3-1): Gallese; Corzo, Rodriguez, Araujo, Trauco; Yotun, Tapia; Flores, Peña, Farfan; Carrillo Australia- il girone è letale per gli australiani che rimpiangono i vecchi nomi  di Bresciano, Viduka e Kewell. E si inizia proprio contro la corazzata francese. Anche in questo caso è evidente la bassissima esperienza comune, vista la militanza dei più nel campionato australiano. Ci si affida ancora al 38enne Tim Cahill in avanti (quarto mondiale per lui), con una carriera alle spalle all’Everton, e il 34enne Mile Jedinak, attualmente all’Aston Villa. Nota curiosa: c’è un po’ di Italia nella nazionale australiana con Massimo Luongo, centrocampista del QPR con famiglia di origini pugliesi. Vista la mancanza della nazionale italiana in questo mondiale, non ci resta che tifare per quel poco di italianità che possiamo ritrovare nelle altre nazionali. Formazione probabile (4-2-1-3): Jones; Risdon, Milligan, Sainsbury, Behich; Luongo(Jedinak), Mooy; Rogic; Leckie, Juric, Kruse (Cahill). Calendario 16/06 ore 12:00 Francia- Australia 16/06 ore 18:00 Perù- Danimarca 21/06 ore 14:00 Danimarca- Australia 21/06 ore 17:00 Francia- Perù 26/06 ore 16:00 Australia- Perù 26/06 ore 16:00 Danimarca-Francia
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