Buffon: "Il mio obiettivo erano i 10 Scudetti, due me li hanno scippati"
Il portiere bianconero ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport
E' stata una stagione positiva quella disputata da Gianluigi Buffon. Lo storico portiere italiano è tornato alla Juventus dopo un'annata in Francia tra le fila del PSG e si è rilanciato ala grande in bianconero, pur non essendo più un titolare fisso. Il campione del mondo 2006 ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport in cui afferma la sua volontà di non aver ancora intenzione di appendere gli scarpini al chiodo:
"Sportivamente, quando sono stato chiamato, ho risposto sempre bene, dimostrando di essere ancora competitivo. Io vivo di sogni e utopie. Vivo di questo e non posso pensare che sia diversamente. Mi fa bene anche al fisico. Se non ho un capello bianco, è per quel 20 cento di follia fanciullesca. Non posso pensare che mi venga meno l’entusiasmo"
L'annata è stata diversa dalle altre per Buffon, ma l'estremo difensore della Juventus è stato capace di adattarsi:
"Sono veramente contento di me come persona. Ho sempre creduto che bisognasse fare gruppo, che chi stava dietro dava il suo contributo come chi stava davanti. Ma un conto è dirlo, un conto è esserci. Mi sono messo alla prova. E sono fiero di me stesso, perché la prova l’ho superata. Questo è stato veramente un anno diverso, per me: fare il secondo, non volere la numero 1, non volere essere capitano. Ho sempre detestato i gradassi e questo era un modo per mettermi alla prova, per dire: io non lo sono".
Record raggiunti ma non proprio del tutto per lui: "Sono contento, alla fine, per me era importante chiudere dei cassetti, altrimenti qualcosa sarebbe rimasto incompiuto. Avevo un obbiettivo: arrivare ai 10 scudetti, visto che due me li hanno scippati. Ci sono riuscito. Anche il record di presenze mi fa piacere. Ma non è stato un anno facile. Io mi sono sempre adattato, di natura sono altruista, però dovevo fare i conti con ciò che ho rappresentato e che penso ancora di rappresentare".