Director’s Cut dedicato agli ultimi avvenimenti cestistici di Fortitudo e Virtus. Il Volley maschile passa in Virtus e si candida a giocare al PalaDozzaIl derby d'Italia con Milano e quello della circonvallazione con i cugini storici, ecco i must del basket di oggi. Luca Baraldi e Massimo Zanetti dispensano miele verso Via San Felice ma riservano il fiele a Ettore Messina. E pubblicamente raccontano dello scippo di Moretti, quando in realtà forse sono pesati di più, secondo qualche sussurro dei portici, i tentativi diretti dell'Olimpia su Amar Alibegovic e Pippo Ricci, con rialzi contrattuali prospettati. Io avrei reagito diversamente, non lamentandomi ma provando a portargli via Tarczewski (per dire), ma sono fatto a modo mio. Alla conta degli impianti sportivi bolognesi e dei "luoghi" felsinei dedicati allo sport di alto livello manca, in fondo, solo il Cierrebi. Stupisce un po' che non ci abbia pensato la Fortitudo, che evidentemente ha visto il luogo un po' troppo "virtussino" e forse, in apparenza, un po' troppo caro e dal percorso ingarbugliato. Peraltro il fondo investimenti proprietario del capannone sede della presentazione (di cui andrà variata la destinazione d'uso) e delle future attività (basket, paddle, ristorazione, ecc.) e il suo gestore, credo, per quel che ne so, che abbiano preferito il percorso di vendita a quello inizialmente ipotizzato di affitto. Una semplice questione di opportunità e di scelte. Ho già espresso una battuta, e cioè che la "parata" dei vertici della F, quelli tradizionali, nell'occasione era solo manchevole della...vera proprietà, impegnata in un evento di dettaglio, come il matrimonio (tra Stefano Mancinelli e Lorenza Guerra Seragnoli). Una battuta, chiaro, essendo programmaticamente limitato l'apporto di questo ramo della famiglia "vincente" a un irrobustimento della sponsorizzazione di Olio Cuore, già presente sulle canotte. Quanto al possibile ingresso di Saputo, se ne favoleggia da talmente tanto tempo che forse potrebbe essere che questa ipotesi si avvicini al concreto. Ma risulta difficile che ciò avvenga nel silenzio, sotto mentite spoglie, in una operazione qualitativamente di secondo piano rispetto a quella di Zanetti in Virtus. Se c'è qualcuno che consiglia il tycoon canadese, avrà la compiacenza di dirgli che perdere di 32 punti un derby è già costato la panchina ad Antimo Martino (non l'unica motivazione, chiaro, e forse quasi peggio il dopo partita che non la gestione tecnica della gara) e non può far fare alla eventualissima nuova proprietà figure del genere verso il "rivale" storico. Sarebbe come perdere a calcio contro il Venezia di Taco, non può succedere. Nello scacchiere di uno sport bolognese di vertice che appare sull'orlo di una palingenetica rinascita (speriamo !) si inserisce anche il volley, che prova a cullare le recentissime ambizioni mettendosi sotto l'ala protettiva della Casa Madre Virtus. E che, ritengo, possa essere destinato a rendere vivo e vissuto il PalaDozza, che non merita prepensionamenti.Per il resto, Zanetti conferma la stagione delle V nere in Fiera e la futura arena e alza l'asticella agonistica con i fari puntati su Nando De Colo, una star europea al livello di Teodosic.. Saputo vede il coronamento del lavoro del suo tessitore Fenucci con le tessere del mosaico Dall'Ara che sono a un pelo dall'andare a posto. La F va a Casalecchio, in un posto "europeo" per definizione (giocherà la Coppa del Nonno...no, giocherà, seriamente, una competizione "test" per future ambizioni, esattamente come chi l'ha vinta due anni fa...), e l'accordo con Claudio Sabatini appare strategico e pluridirezionale. Verrà rimosso il museo della V nera, tesserato Gherardo Sabatini (vivaio bianconero), meritevolissimo di una chance in A e "biancoblu" nello spirito, e l'incasso che si genererà da abbonamenti confermati in numero e costo potrà tranquillamente, qualora ce ne sia bisogno, ammortizzare il costo dell'arena stessa. Credo ci abbiano già pensato. Se poi uno si chiede il perché sta capitando ora tutto ciò a Bologna, la risposta non può essere altro che sulla posizione della città, naturale crocevia d'Italia e anello di congiunzione tra Nord e Centro Sud. Il duello tra le due squadre bolognesi è anche sulla italianità del roster. Non mi sorprenderei se tra i testimonial dell'azienda proprietaria e title sponsor ci fosse Awudu Abass, fisico e atletismo notevoli, proprio "un bel cinno" (oltre che bravo) da offrire ai consumatori di arabica. Non esistessero le Due Torri, la pallacanestro resterebbe avvitata sui bizantinismi di Milano, sempre in procinto di giocarsi carte importanti in Eurolega, e sull'orlo di un dominio "totalizzante" del campionato modello Juve (che però non si sviluppa mai). Coraggiosa la volontà di Meo Sacchetti di misurarsi con l'ambiente biancoblu, in cui forse qualcuno è ancora orfano di Pozzecco e magari sotto sotto sperava davvero in un suo rientro sul Continente. Tra i due, sul piano tecnico, oggi non c'è paragone: la scelta resta ottima. E domani è in teoria un altro giorno in cui può uscire il calendario di Eurolega. Per la verità era annunciato per venerdì. Non si sa se si ammortizzi il calo qualitativo del Pana (tutto 'sto casino dell'arrogantello signorotto greco con il pizzetto forse ha l'unico effetto di togliere una squadra dal novero delle favorite) con una doppia promozione da Eurocup (tra cui Virtus) e questo imponga il riposizionamento dei calendari oppure che il motivo del rinvio dei calendari stessi sia un altro. Se l'avesse fatta, una figura del genere, una istituzione italiana, ci sarebbero i carri armati in piazza.
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