Bosco accende Inter-Juventus: "Al Var ci sarà Irrati al quale viene attribuita fede interista"
Il giornalista Bosco alla vigilia di Inter-Juventus, analizza le due squadre
A parlare alla vigilia di Inter-Juventus, gara valida per la 23 esima giornata di Serie A, dalla pagine di TuttoJuve.com, è il giornalista Andrea Bosco.
Inter-Juventus, Bosco: “C'è una determinazione “politica“ che non fa onore alla Figc, all'Aia e…”
Andrea Bosco parla dell'arbitraggio di Inter-Juventus affidato a Maresca:
"Nella decisione del designatore Rocchi di affidare il “derby d'Italia” (che noia, con questa definizione) a Maresca invece che ad Orsato c'è molto più di una scelta. C'è una determinazione “politica“ che non fa onore alla Figc, all'Aia, a Rocchi, ai giornalisti miei colleghi che hanno “soffiato“ sulla vicenda, ai politici che sotto alla camicia portano la maglietta della squadra del cuore, ai millanta nani e ballerine che si esibiscono a favore di telecamera o di selfie
Orsato è il numero uno, tra gli arbitri in servizio, in Italia. E uno dei migliori nel mondo. La decisione di Rocchi è proterva. Comunque: meglio Maresca dell'improbabile Massa.
Antonio Conte, però, fosse al timone di una delle due squadre, avrebbe già provveduto a “proteggersi“ con aglio, cornetti, ferri di cavallo, acqua santa"
Inter-Juventus, Bosco sul Var
Il giornalista pone poi l'attenzione su quello che sarà del Var di Inter-Juventus:
"Al Var ci sarà Irrati. Al quale viene attribuita “fede“ interista. Non saprei dire francamente (anche fosse) chi se ne frega. Irrati viene considerato il migliore, tra quanti frequentano la sala di Lissone. L'importante è che non sgambetti sul campo. Là, frequentemente, compie disastri. E non scendo nei dettagli. Visto che l'Inter (pare) non si fosse opposta alla designazione di Orsato, la decisione di Rocchi accontenta quanti “persero lo scudetto sul divano“. Oltre a qualche avvoltoio televisivo. Rocchi ha fatto un torto ad Orsato. Ma lo ha fatto soprattutto al calcio italiano. Se un designatore non ha il coraggio di difendere i propri uomini (l'errore di Orsato risale a cinque anni fa, errore che successivamente non ebbe difficoltà ad ammettere pubblicamente, nel corso di una gara dove gli episodi penalizzanti per la Juventus furono in numero superiore rispetto al secondo mancato giallo ai danni di Pianjc) allora quel designatore dovrebbe preparare gli scatoloni. E' inammissibile che un designatore si pieghi al “sentire popolare“.
Spero che la gara sia bella e combattuta. Spero che le due squadre ci facciano vedere calcio, non tattica. E che non abbiano il braccino corto. Spero che la Juventus non commetta sciocchezze (vedi il “rosso“ beccato da Milik contro l'Empoli), spero venga valutata con equità. Non sempre nelle ultime giornate è accaduto. E spero che egualmente con equità venga valutata anche l'Inter: sarebbe insopportabile che il risultato fosse confezionato (ancora) da qualche discutibile accadimento"
Andrea Bosco sull'Inter di Simone Inzaghi
"L'Inter continua galoppare verso il sole. Staremo a vedere se le ali del suo destriero saranno solide o di cera. Per ora, ha funzionato alla grande quello che Claudio Zuliani ha definito “protocollo Lautaro“. Intendiamoci: l' Inter è forte, anzi è la più forte. E Lautaro è l'attuale capocannoniere del torneo. Non coltivo soverchie speranze. Tra l'altro, se l'Inter dovesse vincere, con una gara ancora da recuperare, dietro si lotterebbe solo per le posizioni tra il secondo e il quarto posto. Ma il calcio è uno sport imponderabile.
Nel calcio può accadere che il più forte torni negli spogliatoi con le pive nel sacco. A patto che chi dirige, applichi il regolamento: non che lo interpreti. A patto che chi dirige, non “orienti“ la gara, sventolando cartellini a raffica nel primo tempo, salvo dimenticarli nel taschino nella ripresa. A patto che non scassi i maroni con l”intensità“ degli interventi. A patto non annulli i gol facendo sesso con il fuorigioco semi automatico. Maresca si dimostri hombre vertical. Si pulisca bene le orecchie prima di scendere in campo. I gentiluomini della curva interista tendono ad “apprezzare“, con esuberanza vocale, le qualità di Dusan Vlahovic".
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