Fabio Ravezzani ha parlato a inter.news.it su Simone Inzaghi e delle prossime gare di Champions League:

Ravezzani, Lukaku può ancora dire la sua in questa Inter, anche in ottica mercato estivo? O il suo destino è già segnato?

Il problema dell’Inter è che negli ultimi anni ha tirato avanti col famoso player trading, in cui Beppe Marotta e Piero Ausilio sono stati bravissimi. Ovvero comprare certi giocatori ad una determinata cifra per poi rivenderli a grosse cifre. Lukaku ne è stato l’esempio. Io non credo, che le attuali difficoltà economiche di Steven Zhang – i quali impongono sia di fare utile sul mercato, che di abbassare il monte ingaggi – permettano di fare la prolungazione di un’operazione come quella di Lukaku. Il belga rimane un ottimo giocatore, anche se non è più quello di due anni fa, però guadagna una cifra spropositata. Così come il Milan e la stessa Juventus hanno iniziato a ridurre il monte ingaggi, credo che sia saggio anche per l’Inter iniziare a ridurlo e a non insistere con Lukaku.

Un altro in bilico è Simone Inzaghi. Secondo lei il suo futuro è già scritto?

Temo di sì. Lo dico perché Inzaghi sconta una freddezza da parte della tifoseria che va al di là dei suoi errori. Lui ha sbagliato alcune cose. Ma devo dire, non è che Massimiliano Allegri nella Juventus abbia fatto bene. Anche Stefano Pioli ha vissuto momenti così. Per tutte le grandi squadre c’è sempre la sensazione che basta cambiare l’allenatore e si torna a vincere. Non funziona così. A me sembra che Inzaghi abbia comunque fatto delle cose buone. In Europa molto meglio di Antonio Conte, ha vinto la Coppa Italia e la Supercoppa. È mancato in campionato. Secondo me, cambiare Inzaghi per fare un’avventura – faccio un nome, Thiago Motta – non è detto che funzioni. Però è anche vero che un allenatore quando è così poco considerato dalla tifoseria e dall’ambiente forse diventa inevitabile cambiarlo.

E se sì su quale profilo punterà l’Inter in estate?

Io ho detto più volte che nell’Inter c’è un problema di leadership. Mancando una proprietà forte e con tutto questo turnover di calciatori – basti pensare che l’Inter ha perso due capitani in un anno, prima Samir Handanovic e ora Milan Skriniar, Lukaku è in transito e non sai se rimane oppure resta – ecco secondo me serve un allenatore di grande carisma. Questo è il vero limite di Inzaghi. Thiago Motta ha carisma, Ivan Juric lo stesso. Un allenatore, credo, non si misuri più sulla tattica bensì sulla personalità e sul carisma nel saper prendere l’intero ambiente.

Champions League, risposta secca: per Ravezzani quale sarà la semifinale italiana?

Ho paura che sia Benfica-Napoli (ride, ndr). Credo che il Benfica sia quest’anno la squadra rivelazione della Champions League, purtroppo, e penso che il Napoli – malgrado il 4-0 subito dal Milan – abbia più armi della squadra rossonera. A proposito del 4-0, certi risultati aumentano l’autostima di una squadra e il Milan giocherà col Napoli meno depresso per così dire. Ma i valori tecnici, soprattutto in attacco, sono troppo preponderanti per il Napoli. Quindi penso che il Milan, comunque, non ce la farà.

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